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Italiani al Bonfiglio, ieri illusioni, oggi delusioni

by Paolo Angella

Ieri è stata una giornata importante per il tennis italiano, con almeno due vittorie molto importanti e fuori pronostico.

 

La prima, quella di Jannik Sinner, altoatesino, classe 2001, che sembrava aver abbandonato i tornei junior per dedicarsi (peraltro con ottimi risultati) a quelli pro, che ha eliminato con il perentorio punteggio di 6-0 6-2 Tristan Boyer, testa di serie numero 6, annunciato in ottima forma, tanto che è al numero 5 della race che tiene conto solo dei risultati dell’anno. La seconda quella di Flavio Cobolli, romano, classe 2002, poche esperienze a questo livello, ma che aveva lasciato un’ottima impressione anche a Santa Croce dove aveva superato di slancio qualificazioni e primo turno per arrendersi

solo a Musetti in una partita molto equilibrata, e che ieri, dopo aver superato anche queste qualificazioni, ha eliminato il kazako Skatov, ex numero 1 al mondo junior e ora numero 5, qua accreditato della testa di serie numero 3. A parziale (ma solo parziale si intende) attenuazione dei meriti dei nostri due rappresentanti c’ è da dire che Skatov arrivava da un infortunio, e Boyer era alla prima uscita sulla terra europea dopo una serie di tornei sul duro in America, dove comunque aveva sempre giocato molto bene.

Sempre ieri abbiamo messo a tabellino la vittoria di Giulio Zeppieri (finalmente tornato ai livelli che gli competono), che ha fatto il suo “compitino” battendo lo spagnolo Garcia, e quella ancora più prestigiosa di Federica Rossi che ha superato la russa Krupenina che la sopravanza nel ranking attuale, e quella di routine della nostra punta di diamante, Elisabetta Cocciaretto che ha superato, non senza qualche difficoltà a dire il vero, visto che è stata costretta al terzo set, la georgiana Dalakishvili, chiudendo comunque con un perentorio 6-0 al terzo set. Uniche sconfitte in singolare (come da pronostico peraltro) quelle di Enola Chiesa, contro l’americana Stearns, e quella di Fabrizio Andaloro contro il sudafricano Hanning. Andaloro e Chiesa comunque saranno a ragione molto soddisfatti di essere riusciti a superare le qualificazioni di un grado A di altissimo livello, come è quest’anno il Bonfiglio.

Le buone notizie in realtà continuavano la scia di quelle provenienti dalla prima giornata, che ci aveva regalato le vittorie di Lorenzo Musetti, prevista, con il giapponese Ichikawa, quella di Federico Arnaboldi contro il coreano Han e quella un pochino fortunosa di Luca Nardi che ha beneficiato del ritiro del polacco Michalski. Hanno ben figurato, pur perdendo, anche Giacomo Dambrosi, Federico Lucini e Filippo Moroni che hanno portato i loro avversari, molto più quotati, al terzo set.

Un po’ di delusione è invece arrivata dalle ragazze, con la sconfitta netta al primo turno di Federica Sacco che nulla ha potuto contro la svizzera Sun, di Isabella Tcherkes Zade che è stata battuta dalla rumena Prisacariu, di Martina Biagianti, battuta dalla russa Rakhimova, di Aurora Zantedeschi che nulla ha potuto contro la Charaeva, di Beatrice Stagno che ha fatto il possibile con la Apisah e da Lisa Pigato che ci ha illusi per oltre due ore di poter battere la forte russa Timofeeva, ma alla fine ha ceduto in tre set.

Con queste premesse, ci auguravamo che la giornata di oggi portasse altre soddisfazioni al tennis italiano, ma così non è stato. I nostri due punti di forza, su cui in tanti (noi compresi) stanno puntando le loro attenzioni, Lorenzo Musetti e Luca Nardi, sono stati sconfitti in tre set da avversari alla loro portata. Musetti ha perso contro il bulgaro Adrian Andreev, numero 24 del ranking, esattamente un posto prima dello stesso Lorenzo, quindi si prevedeva una partita molto equilibrata e invece l’equilibrio è durato solo il primo set, giocato punto su punto e alla fine portato a casa da Musetti per 6-4. Dall’inizio della seconda partita c’è stato il vuoto e il bulgaro ha inanellato 11 games consecutivi, prima di chiudere per 6-0 6-1. Nardi invece ha perso in tre set, 6-1 4-6 6-3, contro il francese Marmousez, numero 218 del ranking, proveniente dalle qualificazioni. Nulla da fare anche per Flavio Cobolli, che ha perso per 6-3 4-6 6-4 con l’americano Zink, numero 68 del ranking e meno quotato di Skatov che ieri era stato battuto da Cobolli, ma, sì, la proprietà transitiva nel tennis non vale quasi mai e nulla da fare per Giulio Zeppieri sconfitto dal francese Tabur in tre set.

Unico italiano che è riuscito ad aggiungersi a Jannik Sinner al terzo turno, è stato Federico Arnaboldi, bravissimo a superare per 6-3 6-6 l’americano Nanda, molto più in alto di lui nelle classifiche gravitando intorno alla cinquantesima posizione del ranking. Al terzo turno Arnaboldi se la vedrà con il russo Alexander Binda, numero 75 del ranking (è stato 55 al massimo). Non sarà facile per un terzo turno di un GA, ma non gli è andata male. Jannik Sinner si troverà di fronte il ceco Forejtek, 2001 come lui, 33 nelle classifiche, molto vicino al suo best ranking, Sinner appare in gran forma, in un tabellone con tante teste di serie cadute, e ha la grade chance di andare avanti fino alla fine.

Tra le ragazze oggi speravamo in un risultato positivo da parte di Federica Rossi, che invece non ce l’ha fatta con la guatemalteca Rivera Corado, che ritenevo alla sua portata, pur avendo un ranking di tutto rispetto (42), ma con la maggior parte dei punti fatti in Sud America, dove è notoriamente più facile andare avanti nei G1 e G2. Alla fine di un match lungo e equilibrato la Rossi ha perso per 6-3 4-6 6-4.

Così, come accade da un anno a questa parte, nei tornei che contano davvero l’unica a restare a rappresentare l’Italia del tennis junior femminile è Elisabetta Cocciaretto, che domani giocherà il suo terzo turno contro la russa Avanesyan, cliente da non sottovalutare come dimostra il suo best ranking appena raggiunto al numero 46. Ma comunque Cocci partirà con i favori del pronostico. I quarti potrebbero farla incontrare con la Dema, per una rivincita del Memorial Perin di marzo, e poi l’eventuale semifinale potrebbe farle ritrovare la Molinaro che l’ha recentemente battuta a Beaulieu-sur-Mer.

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