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Ritorno alle Cascine

by Franco Marucci
Furlanetto – Foto CT Firenze

   Sì, faccio ritorno a questo circolo che si chiama fra gli addetti anche così, Le Cascine. E dopo un anno esatto, perché il circolo non mi rimane di strada, abito nel quadrante opposto della città e gioco a tennis qui vicino a me in un club assai più proletario. La mente va al torneo dello scorso anno, e a due ricordi in particolare: da qui hanno spiccato un bel balzo un giocatore e una giocatrice che sono ora il numero 2 e il numero 1 delle classifiche Junior. Non è poco, e già ora costituisce uno dei tanti fiori all’occhiello del torneo, fiori che numerosissimi sono ormai, o sono stati in passato, in piena fioritura. Mi riferisco a Musetti e Tauson, qui vincitori dell’edizione 2018, e quest’anno, per evidenti ragioni, assenti. I due match che più ricordo da osservatore sono Musetti-Nardi e Tauson-Pigato. Nardi è ora in temporaneo appannamento e lo si aspetta riesplodere qui a Firenze. Ma l’anno scorso fece un signor torneo e dopo aver messo sotto tre coriacei avversari più grandi nelle qualificazioni, perse al secondo turno da Musetti ma per 6-4 6-4, e il match fu in bilico più di quanto non si creda. Celebre mi rimane la frase molto elegante ed oxfordiana detta di là dalla rete da Nardi a Musetti, “Era fuori vero?”, circa una prima di servizio vicinissima alla riga o addirittura sulla riga. A sua volta Pigato ipnotizzò Tauson per un buon venti minuti di partita nel primo turno, e la danesona sembrava in tilt e perdeva 4-1 con palla del 5-1 Pigato, per poi d’improvviso uscire dalla trance e rimettere le cose a posto. Per la cronaca Tauson l’anno prima era stata stracciata dalla Bilardo in semifinale. Terzo flash: la Sacco domatrice a fatica di un’altra stellina, la ora in orbita Lopatetska.

  Venendo a oggi 16 aprile: qualificazioni completate, con larga prevalenza di azzurro nei tabelloni, ma con solo tre dei nostri colori entrati in main draw. Nel maschile l’ha spuntata Furlanetto (in foto del CT Firenze) e nel femminile una qualificata è Camilla Raggi, 2002 mi pare spezzina, che avendo una classifica molto alta ha prima, a grande sorpresa, eliminato in un match giocato punto a punto Asia Serafini, una delle più promettenti 2003, e ha poi fatto fuori anche la tds n. 7, la croata Zalukar, dimostrando di valere molto più della sua classifica e di attraversare un gran momento di forma. L’altra ammessa in main draw è la veterana Tiglea. Soprattutto le quali femminili allineavano alcune fra le più verdi delle nostre giovani leve. Facciamo notoriamente fatica a trovare giocatrici che mettano insieme le componenti dell’identikit della, non dico grande, ma buona giocatrice in propsettiva. E in Italia si matura più lentamente che in Asia, Russia, paesi slavi e baltici o America nera o bianca. Il parco 2004 è ricco, e ha rasentato la qualificazione Giulia Martinelli, una delle nostre punte di questo anno in termini di classifica e di risultati: ha perso di un niente con la Zalukar sconfitta poi dalla Raggi. Altre due quotate sono Virginia Ferrara, sconfitta onorevolmente dalla Raggi, e Giorgia Pedone,  che ha incocciato in una Tiglea che da rullo compressore ha anche messo sotto la Valente, altra…valente 2004. Chiudo sulle quali notando che era in tabellone, avendo superato le pre-quali, Federica Urgesi, che è 2005. Il dato non sarebbe in sé straordinario, perché appunto quattordicenni slave, asiatiche e americane che abitano già i piani alti del ranking ve ne sono numerose. Urgesi ha superato Di Muzio epperò per ritiro, poi ha alzato bandiera bianca, come non poteva non essere, contro la Makoric slovena che è 323 del ranking. Ma in bocca al lupo.

  Domani si cambia musica, e gli organizzaotri hanno messo in campo 16 match per ciascuno dei tabelloni principali. Da notare che solo uno dei match non vede un italiano o italiana in campo: a testimoniare la prevalenza anche qui dei nostri colori. Tabelloni da 32 e quindi a parte i qualificati tutti match che saranno equilibrati e tirati. Circoletto rosso per i match di Pigato, Nardi, Darderi, Alvisi, mentre attesa al debutto è Paradisi, 2005 finora tenuta in serbo dai suoi allenatori e credo alla prima uscita in un ITF Junior quest’anno.

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