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Preparativi per la festa?

by Franco Marucci

Foto Camel

  Come era inevitabile abbiamo perso a Firenze qualche pezzo strada facendo da venerdì, ma le possibilità di un en plein maschile-femminile sono intatte. E ci siamo aggiudicati intanto il doppio maschile con Malgaroli-Gramaticopolo. Da qui bisogna iniziare. Malgaroli ha un notevole braccio e un fisico ragguardevole, e per i suoi parametri è un giocatore ancora inespresso. Gramaticopolo è una delle rivelazioni del torneo: giocatore meno baciato fisicamente, ha fatto decisi passi avanti in questo inizio di stagione, e potrà ulteriormente migliorare basando il suo gioco sulla esplosività e la resistenza. Da invidiare anche la insolita, bella chioma abbondante e fluente che – mentre molti oggi si rapano –  evoca le icone di antichi campioni sudamericani.

  Venendo ai match di oggi pomeriggio, Moroni ieri ha come previsto fatto il suo dovere. Ora c’è un solo pronostico nella sua finale, benché Marek coetaneo abbia classifica 60 e stando a ciò parta favorito. Moroni, per vicende di punti persi in tornei non giocati, è retrocesso di parecchio, ma era lui stesso 84 a fine 2018. A volte ha perso e deluso contro avversari alla sua portata (qui a Firenze non più tardi dell’anno scorso), ma ha anche giocato ad armi pari e match entusiasmanti con giocatori superiori (come Musetti). E di solito arriva bene in fondo ai tornei. Appunto vanno tenuti presenti nei tornei Junior fattori come l’usura fisico-mentale dopo tre o quattro incontri. Per quel che può valere, Marek al primo turno ha avuto ragione di Maestrelli, classifica 408, solo per 6-4 al terzo e ha poi vinto ma non stravinto i match successivi. Anche Moroni ha vinto quarti e semifinali in tre set, e addirittura ci poteva essere oggi Nardi al suo posto. Dunque 50-50 nei pronostici.

  Ieri è sfumata la possibilità di una finale tutta italiana Pigato-Ziodato. Pigato ha perso di misura con un doppio 7-5 dalla Lovric, un risultato in fondo nell’ordine delle cose ma alla fine di un torneo molto positivo per una giocatrice come la Pigato che ha ancora due anni per progredire e vincere tornei di Grado 2 o anche 1 avendone già vinti di Gradi inferiori. Questa giocatrice molto misurata, che non perde mai la tramontana, ha tutto per emergere un domani come buona giocatrice di categoria Pro. Perde raramente dalle inferiori, ingaggia battaglia con le migliori senza quasi mai prenderle di santa ragione; sa quello che vale e quello che può fare; non si incaponisce in tattiche e strategie perdenti e sa variare il gioco a seconda delle avversarie. Il match più bello e il risultato più eclatante della Pigato è venuto dal match con la Rossi, di cui è più giovane di due anni; e Rossi che è soprattutto una delle nostre punte del giovanile, benché afflitta da risultati periodicamente in altalena. Pigato beninteso che non sarà mai un domani una Serena Williams, piuttosto una Errani, di cui ha vagamente la morfologia.

   Punteremo questo pomeriggio ovviamente anche sulla Ziodato. Solo un anno fa la vidi a Prato quando era suppergiù 600-700 della classifica e non ne rimasi impressionato. Quest’anno ho visto una giocatrice trasformata che ha scalato rapinosamente le classifiche a suon di risultati. Capolavoro il match contro la Noskova, forse una top player del domani. Oggi un match molto delicato, nel quale non parte favorita. Ma sono fiducioso.

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