Ieri mi sono naturalmente visto lo speciale dedicato a Fognini su Supertennis, e gustato l’intervista finale fatta a Umag dall’ottimo Livio D’Alessandro. Debbo dire anzitutto la sorpresa di un Fognini disponibile, loquace, non sfuggente. Ricordo un’intervista lontana nel tempo in cui sembrava rifiutare il microfono ed esprimersi a monosillabi. Lo si vedeva disteso, rilassato, compiaciuto, e prolungava le risposte.
Quel che ho notato è anzitutto che questi giocatori come Fognini, che hanno praticamente lasciato l’Italia tredici-quattordicenni o giù di lì per emigrare altrove, e quasi tutti in Spagna, non sembrano più capaci di parlare fluentemente l’italiano. In fondo, di grazia, che scuole ha fatto Fognini? Il nostro sembra cercare le parole col radar e a volte non le trova e rallenta; è un ligure, ma direi che ha perso quasi del tutto le marche fonetiche e cadenzali della sua lingua. Esagero, ma Ljubicic parla attualmente meglio l’italiano di Fognini, e con una maggiore rosa lessicale; e non sbaglia i congiuntivi e i condizionali.
Ascoltando l’intervista mi sono segnato alcune curiosità. D’Alessandro gli ha domandato quale altro sport Fognini predilige, ma, sentito guarda caso che è il calcio, gli è mancata la domanda di quale sia la squadra per cui tifa (a occhio e croce la Sampdoria). Fognini geloso, e la sua compagna gelosa? Indubbiamente Fognini è uno dei belli del circuito ATP, e deposta la racchetta potrebbe anche fare una telenovela alla TV. Per essere un bellissimo (ma questo lo devono confermare le lettrici) gli mancano un cinque-sette cm di altezza. La scheda ATP dice 1,78 di altezza, forse è alto 2 o 3 cm meno. Magari Fognini è il più basso dei top 19. In giro solo i Rochus sono ancora più bassi.
C’è una ragione un po’ curiosa per la quale Fognini dice che da piccolo voleva fare il dentista. Forse avrebbe cavato i denti con troppa forza e avrebbe fatto fuggire i clienti; se non altro però ha una magnifica e bianchissima dentatura.
Infine Moya. Non c’è alcuna somiglianza, fisica e tennistica, naturalmente, tra Fognini e Sampras. Invece di Moya il nostro è un po’ la controfigura, per lo stile del gioco e anche il tipo di presenza in campo. È anche un buon viatico, se cioè vince anche i tornei che ha vinto Moya.
Apro solo ora i siti e vedo che la striscia positiva continua…