Missili e miss al Florence 39th

by Franco Marucci

Le annate 1999 e 2000 delle femmine promettono bene e si fanno onore al City of Florence, e al maschile si sono visti quest’oggi tantissimi bei ragazzoni nostri connazionali che sparano bordate da tutte le posizioni e paiono non avere più nulla da imparare in fatto di tecnica, anche se tutti giocano poi quasi uguale e in fotocopia. Questo potrebbe essere il riassunto della giornata delle qualificazioni primo turno a Firenze. Il  maschile era ancora in corso e si chiude domani con il turno di qualificazione; il tabellone femminile ha dato i primi responsi ma è prematuro sbilanciarsi e fare previsioni. Capirete che benché io sia arrivato al Circolo alle nove stamattina e me ne sia venuto alle 18.30 non posso aver avuto il dono dell’ubiquità e ho seguito come mio solito spezzoni di partite giocate su non meno di otto campi, e solo alcune, anzi poche per intero. Tra l’altro il campo esterno è stato coperto e non vi si gioca, e così è sfumata la possibilità di poter seguire “in stereofonico” due incontri; e il campo 6 è collocato in mezzo ad altri due e non si capisce mai bene cosa sta accadendo; i due campi ideali per lo spettatore sono l’otto e il nove, separati da un corridoio.  Volendo dare qualche nome, ma con estrema cautela, direi Iamunno al maschile, oltre a Carli che non ha bisogno di presentazione, e più di una al femminile.

Daniele Iamunno

Daniele Iamunno

Dicevo dell’annata 1999 e di quella 2000: Di Carlo ha superato il turno pur  senza strabiliare; Ceppellini ha perso ma non deluso, ed è una 2000; stesso millesimo per la Rumi, cui il Circolo ha fatto bene anzi benissimo a dare una wild card: ha estromesso una tds non trascendentale, d’accordo, ma ha fatto soprattutto vedere maturità e non comune solidità mentale data la giovane età: una su cui contare in futuro.

Francesca Rumi

Francesca Rumi

Pubblico molto folto sin dal mattino anche perché fino alle 13.00 la giornata è stata radiosa e anche gradevolmente tiepida; poi si è rannovolata e alle 16.00, manco a farlo apposta, è comincato a piovere e il gioco è stato interrotto per più di mezz’ora. Chi girava per i campi notava un po’ stupito fior fiore di ex giocatori e ora allenatori di queste giovani promesse. Sono tutti e tutte per la verità un po’ invecchiati e si fatica a riconoscerli. Guardavo a un certo punto un signore abbastanza alto e un po’ pingue, e oramai un po’ stempiato: toh, mi sono detto, ma quello è Nargiso! Ho dedotto che segue la Ceppellini, le dava poi sottovoce dei consigli durante l’incontro.

Camilla Ceppellini

Camilla Ceppellini

Sono poi inavvertitamente finito accanto a Silvia Farina, e ho incrociato Antonella Serra Zanetti. E alla fine ho anche identificato Davide Scala.

Non resisto a fare un po’ di classifica delle miss-giocatrici. Quasi tutte hanno le unghie con lo smalto, scendono in campo truccate e accuratamente pettinate, e hanno abbigliamenti personalizzati (salvo la Rumi, che non ha un filo di trucco). La più bella treccia è di Giulia Sartori figlia d’arte. Le miss del torneo sono per ora due, Verena Meliss (cioè M[el]iss!) e Anastasija Humutova.

Verena Meliss

Verena Meliss

La prima è una bionda altoatesina molto graziosa e aggraziata, ma gioca anche bene; la seconda è biondissima come solo lo sono a volte le ragazze in quel paese da cui proviene. È della stessa nazionalità, lettone, di Laura Gulbe, sorella di Gulbis, di cui i tornei toscani sentono ormai la mancanza  (anche della affascinante madre). Anche Chiara Merico, della Svizzera italiana, è un bel tipino: a lei va il titolo di Miss eleganza.

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