Accadrà a Santa Croce

by Franco Marucci

Turchetti globe-trotter. Archiviato Prato anzitutto, con Turchetti trionfatore. Modestamente l’avevo auspicato e pronosticato che Turchetti, per come si erano messe le cose con i quarti, potesse vincere: la strada era abbastanza libera, c’era stato un repulisti dalle sue parti, le tds se ne erano quasi tutte andate, e i giocatori rimasti erano scarichi e qualcuno non ne poteva più. Ed era quasi un anno che andavo dicendo che questo simpatico e combattivo giocatore si meritava un torneo. Lo ha vinto perché, ripeto, Turchetti è un giocatore reliable, l’ho così definito: uno che non perde dagli inferiori e che anche quando è più stanco non delude e non soccombe mai di goleada. Giocatore che fa della mobilità il perno del suo gioco, sa tirare fuori ogni tanto qualche preziosismo, ma francamente non brilla per gioco spumeggiante. Era un anno e passa che ronzava vicino alla vittoria di prestigio. È anche di quella categoria di giocatori “che se avessero dieci centimetri in più di statura…”. Turchetti ormai rimane 1.65 di altezza, non cresce più, ha diciotto anni: ha anche un fisichino, e due gambette un po’ storte che però mulina all’impazzata e fa scattare come pochi altri. Salso e Prato vinti da italiani: siamo tornati ai tempi d’oro? Ci permettiamo di non far giocare Quinzi e Baldi? Vinciamo lo stesso? Abbiamo anche dei rincalzi? Presto per dire. Nel femminile di Prato crescono soprattutto i rimpianti per una finale sciupata, gettata al vento,  e un torneo che poteva essere nostro, e avremmo rifatto l’en plein di Salsomaggiore.

Quali di Santa Croce. Voltiamo pagina, e dedichiamoci ai sortilegi. Dalle quali maschili di Santa Croce intanto conferme, delusioni, facce nuove, nomi da segnare sul taccuino. Al maschile escono pezzi pregiati come il figlio di Ocleppo, Oradini, soprattutto lo svizzero Moghini che continua a fare flop vista la sua quotazione e il suo passato, inoltre Andrea Turco che è ormai troppo rimettitore puro, Cuomo e Tinelli, il quale ultimo aveva fatto benissimo 15 gg. fa in un Grade 5 tunisino. Uno dei miei pupilli, Reitano, è caduto con tale Moutet, e dici “accidenti che brutta partita deve aver fatto”. Poi segui questo Moutet francese  e vedi che è un classe 1999, ci scommetterei colored come Tsonga e Monfils, e che è arrivato in main draw battendo anche nel turno finale Walker Duncan che ha figurato benissimo a Prato: quindi circoletto rosso attorno a questo nome di giocatore quindicenne: potrebbe fare rumore, più del chiacchierato Popyrin che sta stentando. Balzerani ha fatto un meccettone con il quotato Lizen, per cadere poi con Lebedev russo-americano che vale, quindi non è un cattivo risultato. L’unico maschio nostro che accede è Merzetti.

Nel femminile prima testa coronata che cade è Zerulo, su cui sospettavo in queste pagine e invece Lukas mi diceva che è motivata, vuole fare bene, si impegna. Sarà: esce 6/0 e ritired dalla Brancato, la quale ha tirato fuori il ruggito entrando poi in main draw battendo niente di meno che la Bejenaru (tra le prime otto a Prato). Anche qui a Santa Croce iniezione nelle quali di giovanissime nostre: segnalo la 2001 (!!) Marcaccini che ha rubato ben 6 games a una russa. Esce a sorpresa Reda, esce anche Ceppellini, e arriva in porto Bilardo, finalmente ai nastri. Ma la Ginocchio dove si è cacciata? Qui venne l’anno scorso. Di Carlo fuori al terzo ma ad opera della rinata Brancato, appunto. Due straniere da segnalare, Ines Murta portoghese già apparsa in WTA, e la russa-americana Shishkina: questa terrei presente per il prosieguo, perché ha proprio battuto la Murta. Quattro nostre vanno al main draw, e con un derby. Stasera o domani trarrò…qualche sortilegio sulla base dei tabelloni principali.

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