Oggi 13 maggio avevamo a Santa Croce 13 dei nostri in campo tra boys e girls: ne mandiamo avanti agli ottavi sei, quattro maschi e due femmine. Ecco perché dimezzati. E punteggi in qualche caso severi.
Ma parto da ieri sera e ne scrivo stamattina 13 maggio ore 9.00. Gli incontri si devono essere conclusi tardi, e fra i mancanti, e dati solo stamattina quanto al risultato, ce ne erano due soprattutto per noi di interesse. Turchetti ha digerito bene il successo pratese, non ha pazziato, è andato a dormire presto domenica, e si è presentato evidentemente a Santa Croce riposato, tonico e come sempre pimpante. Tanto è vero che ha lasciato solo tre giochi al suo avversario di primo turno. Deve avere un segreto, naturalmente pulito! Non è raro che un vincitore di un torneo perda subito al primo turno al successivo. Peccato che il nostro vada in direzione Berrettini, se vincono entrambi oggi, e Berrettini ha già sconfitto Turchetti a Firenze e comunque un derby fa sempre dispiacere. Ma non sarà così.
Direi comunque che il risultato più a sensazione ieri è quello, passato invece inosservato, di Alessandra Simonelli che abbatte la esuberante Mendez: avendo recuperato un set e chiuso 6/3 al terzo vengono smentite le critiche di chi, io per primo, dice e diceva che Simonelli è fragile di carattere, si abbatte subito e molla quando c’è da tener duro e stare attaccati al match. Se è così, sarebbe una specie di maturazione lampo. Alla Pratesi, sconfitta dalla Mikul lituana semifinalista un po’ intrusa a Prato, dico, sulla base di due set accaniti persi al tiebreak, “well-done Martina!”. Con quel nome di battesimo non puoi fare che meglio. A Firenze e Prato ho visto di lei sprazzi che non mi consentono di esprimermi, ma da vari tornei a questa parte sfonda sempre, o quasi, nel main draw, è 1998 di nascita e quindi deve ancora dare il meglio di se stessa. E Mikul ha rifatto bene oggi, cioè ha vinto, e io che facevo il criticone.
Circa affermazioni fatte ieri aggiungo che questo Grade 1 di Santa Croce vale tutto sommato di più della griglia di un 10 mila ITF senior. Svariate giocatrici hanno già doppio ranking ITF junior e WTA senior. De Vroome deve aver bucato le gomme dell’auto in viaggio verso le quali di Roma, giacché è poco più di 200 WTA (!!), insomma la classifica di Gioia Barbieri la quale stava per entrare in tabellone a Roma. Tatiana Pieri batte Grimm che è 1033 WTA e tre giorni fa è a due passi dalla vittoria contro la Parazinskaite che è n. 890. Scrivo questo prima che entrino in campo Tatiana e la Samir egiziana, la quale non ha classifica WTA ma è n. 15 ITF. Mi sono un po’ documentato e vedo che i suoi risultati vengono soprattutto dai tornei Junior africani e da qualche Grand Slam: a occhio e croce non è un fenomeno, spero di non sbagliarmi! Ove poi non mi sbagliassi si profilerebbe una rivincita Pieri-Parazinskaite nel turno successivo, ottavi. Ma non sarà così.
Alle 15.22 si apprende dal live scoring…che non ci ho affatto preso (mi capita raramente! no, cioè, spesse volte) e la ferale notizia che Tatiana ha rimediato quasi cappotto dalla egiziana: attendiamo dettagli più precisi, se cioè la giocatrice era obiettivamente troppo forte, addirittura ingiocabile, o Tatiana ha reso al di sotto delle sue possibilità e ha avuto una giornataccia: già vincere di straforo con la Grimm ieri, d’accordo senza vedere la partita, mi aveva lasciato un po’ perplesso. L’andamento oggi è stato a senso unico, partenza a razzo della Samir che è andata subito 3-0 e ha chiuso il primo a 6/2. A un certo punto è uscito sul live scoring un punteggio fasullo al secondo che dava 2 pari e si è creduto che iniziasse una rimonta o un testa a testa, ma è uno dei tanti marchiani errori in diretta del live scoring: il set si è avviato invece rapidamente alla conclusione e Tatiana ha vinto un solo gioco, quindi finale 6/2 6/1. Avevo timidamente suggerito che Tatiana non facesse questo torneo: meritava un riposino, e arrivava trafelata, stremata e mentalmente un po’ scarica dopo tre tornei disputati in fila ad alto livello. Guarda caso questo di oggi è lo stesso punteggio rimediato a Firenze con la Schmiedlova, che è solo sette posizioni avanti alla Samir in ITF junior. Mettiamo per un po’ il cuore in pace. Sto cercando di arrampicarmi sugli specchi per trovare attenuanti a un risultato che ridimensionerebbe i recenti entusiasmi (ma no, non mettiamola così). Comunque se qualcuno ha visto il match e vuole postare commenti e analisi lo faccia pure, sono curioso.
Alle 16.30 dunque delle 7 girls impegnate tre sono già fuori (anche Bilardo che nulla poteva contro la De Vroome) e senza sapere cosa è avvenuto nei campi non coperti dal live scoring; e su 6 boys è per ora passato solo Moroni, 6/4 6/4. Anche Simonelli infatti, fallendo la prova del nove, esce con una giapponese tds. n. 10, ma lotta e avrebbe potuto portarsi a casa il secondo set: comunque buon segno, la giocatrice è rinfrancata, sembra. Hofer, in serie negativa da un pezzo, è fuori pure lei. Meno male che ci sono le veterane. Avanza cioè Georgiona Brescia, e passa agli ottavi Beatrice Lombardo. Lucrezia Stefanini pescava una giocatrice troppo forte, già reclamizzata, una campioncina, e mette all’attivo anche lei solo tre giochi. Nel maschile Berrettini, Pellegrino e Roncalli urrah! Roncalli davvero splendido, butta fuori un nome grosso come Medvedev. Ma Jacopo Stefanini purtroppo conferma il suo momento no: deve essere spompato. E Turchetti cede lui pure, in due set dignitosi ma cede: aveva un compito proibitivo, contro il quinto favorito. Mi spiace per noi ma la rivelazione maschile è il francesino Moutet: non è colored come immaginavo, anzi bianchissimo, forse normanno, e biondo come Anquetil.