Che scalogna i sorteggi

by Franco Marucci

Prima di tutto mi piace festeggiare un pochino la mia capacità profetica, perdonate la vanità. Scrivo da due-tre anni a febbraio che la Errani si programma per toccare il suo picco a metà maggio e fino a Parigi, per rendere bene a Roma e al Roland Garros; e da due anni Sara non  mi smentisce. Titolavo è vero tempo fa “Errani a fine corsa” ma aggiungevo un punto interrogativo. Vabbè, ero diventato anch’io scettico di recente, e quasi disamorato, per risultati deludenti, sconfitte brucianti di Sara e prestazioni molto, molto sottotono. Frase abusata: Sara, va bene anche così, se cioè oggi perdi.

Ma altri eventi incalzano, e sono quelli che mi stanno più a cuore a cominciare da Santa Croce. Sono rimasto in silenzio in questi quattro ultimi giorni? Sì, e sapete perché? Sono stato  deluso e abbandonato dai nostri e dalle nostre, e non volevo intonare  l’inno funebre. Questo torneo di Santa Croce aveva elevato l’asticella, e c’eravamo illusi di avere dei giocatori competitivi a Firenze, Salso e Prato: errore.  Ma vediamo in dettaglio. Nei maschi è annegato Stefanini con il vincitore, ma Stefanini è giocatore che, ormai si sa, non può fare tornei a raffica, e che nel singolo match isolato può stupire ma a distanza perde smalto; l’unico che prende un volto alto, altissimo, è il buon Roncalli che ha fatto tre set tirati con uno dei migliori giocatori del torneo, Mousley, il quale ha poi fatto fuori anche chi è al momento il nostro migliore under 18 attivo, cioè Berrettini (eccettuati Quinzi e Baldi, che non sono attivi). Questo Mousley è stato il giustiziere degli italiani avendo anche eliminato Turchetti: i punteggi dicono a lume di naso che questi tre nostri, tutti diciottenni, si equivalgono, ma al momento mancano di quel famoso quid per fare un salto di qualità e di risultato. Per autocelebrarmi qualche mio lettore ricorderà anche che avevo pronosticato un gran torneo al baby Moutet, classe 1999: e si è avverato. Il francesino ha battuto un sacco di nostri dalle quali in avanti, tra essi Cutuli severissimamente (ecco perché Cutuli non lo vedo al momento nei 4 top under 18), e anche prima Reitano. Pellegrino ha perso dal finalista, ma nettamente.

Come vado ripetendo siamo da anni più forti nel maschile che nel femminile, ed è tutto dire. Bilardo non ha fatto malissimo e si è affacciata, Simonelli ha calato  l’asso contro la Mendez ma è poi caduta alla prova del nove. Stefanini si è inchinata alla Bellis finalista. Ecco dunque che già a Santa Croce il sorteggio era scalognato. Hofer stessa, che è in un delicato momento no, è incappata nella forte cinese tds n. 4, che ha anche messo sotto la Lombardo davvero in fase declinante. E Brescia? Con chi ha perso? Con la Kasatkina, vero rullo compressore. Lascio da ultimo Tatiana Pieri: nessun testimone oculare mi ha  purtroppo scritto, e spiegato il naufragio contro una giocatrice che avevo definito “non un fenomeno”, e che alla luce del prosieguo mi è sembrata davvero non esserlo. Infatti ha perso subito al turno successivo e facilmente.

A Milano si stannno completando le quali del Bonfiglio e si esibiscono alcuni… buoni  figli e soprattutto delle belle figliole: vedo nel tabellone varie 1999 e anche due o tre 2000, ben vengano e si accomodino. Dicevo “scalogna nei sorteggi” perché sono usciti stamattina con singolare anticipo (efficienza milanese!) anche i main draws, e non per fare il menagramo ma ci poteva andare meglio. Mosciatti contro la tds. n. 1, DeRossi contro la 10, Roncalli contro la 14, Baldi contro la 8….Moroni soprattutto contro la 2. Dieci dei nostri in main draw più eventuali qualificati.

Nel femminile otto nostre più eventuali qualificate. Cammino difficile per molte, in decisa salita, se non torneo subito proibitivo. Brescia punta verso la tds. n. 1 se vince il primo turno. Pieri va contro una coetanea insidiosissima, e se dovesse vincere contro la finalista, pure coetanea, di Santa Croce, la ineffabile Bellis! Vorrei solo fare notare che solo a Prato Tatiana ha avuto un sorteggio amico, per il resto ha sempre incocciato in giocatrici fortissime da subito. Continuando con la scalogna, Bianca Turati ha la Bondar semifinalista a Santa Croce e la Hofer la tds. n. 2. Ma sì, certo: mai dire mai.

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