Martina va vicina

by Franco Marucci

…Vicina a vincere il suo primo 10 mila, dico, quello di Innsbruck, e invece lo ha perso ma dopo avere illuso di poter portare a casa il match anche stravincendo. Ero vicino a Follonica stamattina, per cercare qualche spiaggia off the beaten track, e sono finito a Sterpaia, consigliatami da un amico: mai lo avessi fatto, non c’era un cm quadrato di spiaggia libera, e l’acqua era limacciosa e scura, e nulla era invitante. Avevo cercato durante il viaggio di connettermi al live scoring sul mio Samsung mini 4, ma non c’era segnale; poi d’improvviso sul display è comparso il punteggio, ed era 6/2 per Martina con un fottio di vincenti a suo favore. Ho esultato, e anche mia moglie e mio figlio, a cui del tennis non frega quasi nulla, hanno notato la mia evidente euforia. La quale è durata poco, perché alla guardata successiva si stava 4/1 per la croata, e allora mi sono detto che o Martina rimontava subito o la partita andava al terzo ed era un terno al lotto. Terza guardata e conferma purtroppo negativa: Iva Mekovec aveva già vinto il torneo facendo suo  secondo e terzo agevolmente, con evidente calo sino quasi a zero della nostra.

Mekovec è una mia vecchia conoscenza: nel 2012 a Firenze giovanile giocò un match lunghissimo contro Deborah Chiesa, la quale la batté nella miglior partita che le abbia mai visto giocare. Poi la croata fece un ottimo Bonfiglio. Ma in questi due anni non aveva più fatto parlare di sé benché sia stabilmente, gradualmente salita in classifica. Oggi davo Martina vincente, sull’onda, al 70%. Perdere ci stava, soprattutto perché Martina ha giocato due turni di quali e quattro di main draw, e può essere arrivata stremata alla finale. Mekovec peraltro ha vinto alcuni suoi match di autorità, lasciando briciole alle avversarie, e comunque emergendo sempre alla distanza, cioè letale dal secondo set  eventuale in  avanti.  Iva non è, che io ricordi, giocatrice brillante: una rimettitrice di livello, che appunto se non hai il vincente o ti fai irretire alla lunga ti batte. All’epoca aveva anche una mamma piuttosto avvenente, che la seguiva da bordo campo con il padre.

Martina torna comunque a casa con un risultato per cui avrebbe firmato partendo da Ponsacco. Messolo in carniere le frutterà tra qualche settimana il 1000 WTA o anche meglio. C’è da dire che avrebbe anche firmato, rientrando dopo tre anni, per i risultati ottenuti dopo solo tre tornei disputati. Mi ripeto rilevando che i tre anni perduti di agonismo, da 17 a 20, sono fondamentali, e raramente chi rientra è subito competitivo: anzi tale non torna più, ahimè.

A me a questo punto rimane il dubbio se Martina intenda davvero fare un pensierino per i piani alti del WTA o voglia invece vivacchiare, e raggranellare qualche soldo facendo ogni tanto qualche 10 mila ITF. Urgerebbe una intervista, magari ad opera dei solerti colleghi di Grantennis Toscana, per saperne di più. Ciò anche perché Martina si è puntualmente ritirata dal torneo 15 mila di Braunschweig che inizia oggi, dove avrebbe potuto usufruire di uno special exempt, e il viaggio di trasferimento da Innsbruck non era lungo. Se è ambiziosa dovrebbe battere il ferro sinché è caldo, e cioè giocare e competere ora e subito, e suggerirei non tanto di frequentare i 10 mila ma di puntare ai 25 mila, e perché no, ad avere la wild card anche a qualche WTA minore tanto per cominciare. Intanto incombono da fine agosto i tornei di Santa Margherita di Pula, della serie… tennis in Sardegna.

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