Arma Bianca  

by Franco Marucci

Mi pento e mi dolgo. Ci eravamo lasciati due giorni fa con la Samsonova a 6/5 avanti al primo sulla Savoretti a Duino, e avevo profetizzato o auspicato che la Samsonova potesse vincere il match e andare avanti e persino mettere le mani sul torneo. Naturalmente gli incontri sono al meglio dei tre set al femminile, e bisogna tenere per almeno un’ora e mezza. La Samsonova ha effettivamente fatto suo il primo ma ha ceduto piuttosto nettamente nel secondo e nel terzo, e ha passato il turno la Savoretti, che dopo tutto è giocatrice affermata e matura e vincitrice di tornei, uno poco fa da 10 mila. Sennonché lei stessa ha oggi perso il suo quarto e in semi ci è andata tale Haas, austriaca. Ignote per me le altre due semifinaliste: quel che conta e ci fa gioire è che la quarta semifinalista è Bianca Turati.

Mi dolgo e mi pento perché ho sempre un po’ sottovalutato questa giocatrice, che conosco bene da due o forse tre anni a questa parte, da quando cioè, ancora mingherlina, un fuscello addirittura, mi meravigliò a Firenze perché giocava il rovescio a una mano, lei che avrebbe avuto bisogno come nessun’altra di quello bimane, e ciò nonostante ipnotizzò per un buon set e mezzo una giuggiolona serba di due anni più anziana. In realtà Bianca ha poi vinto parecchio e si è ben comportata nel giovanile sino ad oggi; ha guadagnato la sua brava prima classifica WTA, e ha fatto egregiamente la sua figura nei recenti 10 mila ITF senior. Solo che dice la sua nei Grade 3 e superiori, ma cade presto nei Grade 1, 2 e A Grand Slam: al Bonfiglio e a Wimbledon ha fatto poca strada, e con le prime 30/40 del ranking giovanile non è competitiva. Comunque la sua ascesa è, come sempre per le nostre, graduale, cioè molto lenta. Si è irrobustita, ma rimane una giocatrice leggera cui manca quel quid di potenza necessaria per controbattere le giocatrici di rimessa e di regolarità. A Firenze tre mesi fa la vidi “ballare” paurosamente contro una portoghesina che alzava micidiali pallonetti, e Bianca non riusciva a chiudere…tra parentesi ho visto in questi giorni alla TV la Muguruza, e sulla base di pochi scambi, cosa che non si dovrebbe mai fare, mi sono impaurito vedendo le sberle mozzafiato che le partono dalla racchetta: così alta, eppure così piazzata e accucciata nei due fondamentali, che tira a tutto braccio a piedi fermi…

Il capolavoro di Bianca a Duino è stato il match con la Balducci, battuta in due tempi per l’oscurità: ed era la tds n. 1; oggi tutto facile anzi facilissimo contro una giocatrice di secondo piano (?). Prova difficile domani appunto contro la Haas.

Piuttosto: c’è ormai chi ha… staccato la spina e non se ne sanno le ragioni. Tra le 96 Pairone e Gariglio sono nel deserto del Sahara in qualche tenda di un beduino a meditare. Lombardo? Più sotto non si vede più la Torelli la cui annata è stata francamente disastrosa. In stand-by anche la Simonelli. Preoccupa Verena Hofer, lei pure in caduta libera. Francamente mi appassiono, lo confesso, dei risultati che arrivano dai nazionali under 13 e under 11…in attesa della Lambertenghi.

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