Sta avendo una certa risonanza sul web la impresa della quindicenne Catherine Bellis, che agli US Open ha battuto la Cibulkova. Risultato probante, promettente, veritiero, soprattutto perché la Cibulkova è una giocatrice solitamente assatanata, e tutte danno il meglio di sé a un torneo del genere, e non è pensabile che la sconfitta sia da attribuire al fatto che magari la slovacca abbia preso la Bellis sotto gamba. È anche vero che la Cibulkova attraversa alti e bassi, e forse la Bellis ha trovato per sua fortuna un…basso. Ora è nostro merito italiano avere lanciato, o magari confermato questa ennesima enfante prodige: il Bisti sul Sito Federtennis ricorda che tre mesi fa la Bellis si è aggiudicata il Bonfiglio, e il torneo milanese aggiungerà anche questo nome, chissà un domani, all’elenco delle campionesse che a Milano sono sbocciate e si sono annunciate: la stessa Cibu è tra le vincitrici oltre a Halep, Strykova, Stephens, Bencic per rimanere alle recenti. Il Bisti non ricorda però che la Bellis aveva già battuto un colpo a Santa Croce giovanile, arrivando in finale e perdendo dalla Kasatkina, un’altra da tenere d’occhio. Chi l’ha vista qui da noi stupiva….
Il mio titolo allude al fatto che noi italiani non abbiamo mai avuto giocatrici così precoci da fare risultato eclatante a 15 anni. Maturano dopo le nostre, quando maturano, e hanno il passo della formichina, pardon della lumachina. Questo mi serve per commentare i risultati dei due tornei nostrani, 10-15 mila ITF in corso, si parva licet. Stamattina tardi è stato difficile benché anche emozionante seguire in alternanza il live score dei due tornei di Bagnatica e di Caslano, facendo come dire le nozze con i fichi secchi. Parto da Caslano questa volta. E anche perché c’era in gara, c’è in gara, una coetanea della Bellis, ma ahimè appunto assai più debole ancora, inconfrontabile al momento, anche se è lecito sperare che qualcosa possa saltare fuori un domani. Dico insomma di Tatiana Pieri, che ha fatto oggi il suo dovere castigando la ennesima giocatrice di turno che sta davanti a lei di 200/300 posti WTA. Ha infatti battuto tale Chloe Paquet, n. 569 e classe 1994, francese. Con questo risultato accede ai quarti dove domani affronta la tds. n. 1. Come stia giocando Tatiana non lo saprei dire non essendo un indovino. Le ultime prestazioni sono state opache, anche nella Coppa europea under 16. Veniva da un certo stop agli ITF. Ieri ha liquidato la Marcionni in poco più di 30’. Ma oggi rischiava, il match era aperto. Si è avviato come spesso succede a Tatiana: è cioè partita a spron battuto, con una specie di piccola cavalcata delle valchirie, lei che è così minuta… Beninteso a volte la cavalcata la subisce e non spiccica parola e torna a casa con un 6/0 6/1. Agguantato il 4/1 si è portata a 5/2, ma ha subìto la rimonta sino addirittura a farsi superare sul 6/5. Tatiana mi è sempre sembrata giocatrice che va a folate: il punto è vedere dove si trova quando il raptus si è esaurito, e prende coscienza di stare magari così avanti nel punteggio: quando questo succede entra il braccino, si fa prendere dal timore, accorcia, sbaglia, rallenta e si blocca. Per miracolo ha impattato sul 6/6, ma si è trovata pericolosamente 2/4 nel tiebreak. Con un altro miracolo è risalita e ha vinto 7/5 al secondo setpoint. Ma si è tremato, e anche ci si è arrabbiati per lo sciupio. Stesso discorso o quasi nel secondo, dove il vantaggio di 3/0 è stato annullato dall’avversaria, sennonché poi Tatiana si è ripresa e ha chiuso abbastanza agevolmente. Degli altri risultati che ci interessavano ricordo solo la vittoria sofferta e sudata di Georgiona Brescia su Chiesa, classico ed ennesimo derby (a Firenze l’anno scorso vinse Chiesa, per cui le due si equivalgono). Escono sconfitte Moratelli e Ferrando.
A Bagnatica torneo in ritardo come si sa per la pioggia di ieri. In attesa di Trevisan in singolo da notare le vittorie di Fossa Huergo e di Dentoni per il rotto della cuffia, e l’uscita di Matteucci, che non è ancora pronta per le sfere alte e fa un torneo buono e due cattivi. La coraggiosa Elisa Visentin classe 1999 nulla ha potuto contro la Kachar, domani avversaria della Trevisan. Mi era venuta voglia di titolare questo pezzo “Alice meraviglia”. Mi volevo riferire alla Moroni, giocatrice recuperata dopo che anni fa si credeva potesse promettere, e che ha rifilato due 6/4 alla promessina Samsonova, smentendo chi, come me, credeva che la italo-russa potesse vincere, e anche a mani basse.