Prima di tutto un rapido panorama delle cose tennistiche da domenica scorsa a questa parte. I miei colori di Prato in Serie A 1 hanno pareggiato a Roma Parioli 2 a 2 senza Trevisan e senza le giovani leve Stefanini e Peoni. Lunedì scorso, a proposito, Trevisan ha raggiunto il suo best ranking al n. 594 WTA e ciò nonostante la giocatrice è ferma e inattiva e non sono informato del motivo. Sindrome Agassi? Potrebbe anche essere, perché Martina dopo il noto stop pluriennale ha fatto già questa estate, come i cavalli davanti all’ostacolo, qualche enigmatico scarto. A SM di Pula figurava iscritta nei due tornei passati ma si è ritirata: è in entry list al prossimo ma non la vedo chiara, cioè potrebbe ridare forfait. E’ anche vero che un buon 50% delle giocatrici è ormai entrata in letargo: chi vede più giocare le Turati, o la Samsonova, per esempio, o la Simonelli, o le Pieri? In realtà qualcuna va ancora in giro per il mondo a cercare fortuna, gloria e punti insieme a qualche soldo, come Paolini (plauso!), Matteucci, Brianti, qualche volta Chiesa ecc. Le politiche tennistiche di novembre e dicembre sono due: cessare l’attività e ricaricarsi, soprattutto fare palestra per gradualmente potenziare la muscolatura e la mobilità, molta lavagna tattica per migliorare l’offesa e soprattuto la difesa, e tanto allenamento specifico sui punti deboli, che per le italiane sono soprattutto, cronicamente, il servizio e il gioco di volo. In alternativa, specie se la stagione è stata avara, ributtarsi nella mischia e magari approfittare della fase calante di qualche giocatrice e di tabelloni ormai deboli. Ma attenzione al boomerang, e ne sa qualcosa a questo torneo in corso di SM di Pula Georgia Brescia, che è subito uscita contro la Floris con punteggio perentorio. Scarica? Giornata no? Intendiamoci, la Floris è stata una signora giocatrice, e pur non avendo ora più ranking ha morso il collo delle 150 WTA anni fa. Carriera dignitosa, per non dire quasi fulgida, e se avesse avuto un fisico un po’ meno mediterraneo… eppoi con quel suo mancino. Nella prima giornata riscatto anche di Rubini, che aveva deluso al torneo precedente, e che si spera torni ad essere la Steffi Graf Rubini “denoantri”. L’altroieri due altri match vedevano in campo “mie” giocatrici, voglio dire seguite con stima e simpatia anche se non pupille del mio vivaio ideale. Stefanini ha lottato nel primo punto a punto contro Fossa Huergo e anche nel secondo ha ceduto di un niente. Di recente, mi ripeto, Lukrezia ha messo più potenza nel motore, epperò questa Fossa Huergo deve essere una giocatrice di tutto rispetto: forse ne ho visto qualche sprazzo a un giovanile anni fa, ma non direi di ricordarmela bene. Sabino poi troppo forte per Francesca Brancato.
Siamo così arrivati a oggi con la seconda metà del primo turno che si doveva giocare ieri e non si è giocata, almeno in parte, per un violento acquazzone che si è scatenato sul Forte Village, e ne ho le prove. Grazie a un’improvvisa amicizia che è sorta tra me e Carlo Putzu posso però postare due foto che testimoniano come in Sardegna le cose si riaggiustino quasi subito e l’isola faccia presto a ripristinare i suoi magnifici colori. Ecco qui:
Dunque con ritardo oggi sono stati giocati gli incontri in programma ieri e il match di cartello, almeno per me, entrato di recente a far parte del virtuale “Federica Bilardo Fan Club”, era appunto Bilardo-Caregaro. Avevo cercato di esorcizzare un sorteggio maligno e Federica ha puntualmente pescato il quasi peggio le potesse capitare: contro la tds 2 la scorsa settimana e contro la 3 oggi. Caregaro è in fase calante ma tutti sanno che cinque anni fa era una promessa: fisicone, colpi pesanti, serietà piemontese, soprattutto mentori e testimonials di primo piano come Francesco Elia e Silvia Farina. Con la Trevisan faceva un doppio notevole che mi pare arrivò in semifinale a un campionato europeo under 16 a Mosca. Caregaro è oggi scesa al 528 WTA ma è stata 370. Quindi il pronostico era sfavorevole per quanto la Caregaro possa essere in fase di smobilitazione stagionale e Federica Bilardo al contrario in un buon momento e in confidenza. Obiettivamente non le davo più di 30% di chances, ma ha rischiato di vincere almeno un set e ha perso – il che è importantissimo – non di goleada. E’ tanto che vado ripetendo che le migliori quindicenni nazionali sono competitive fino addirittura al sei-cinquecento WTA. Confesso che mi sono fregato le mani quando Federica ha subito messo a segno il 2 a 0 e poi il 3 a 1 nel primo, conscio che però le partite sono lunghe ed è facile partire a razzo e poi incepparsi. Infatti la Caregaro ha rimesso le cose a posto impattando a 3 pari. Il mio timore che l’incontro potesse prendere una brutta piega è però andato fugato perché Federica ha raggiunto a 4 pari l’avversaria e ha poi addirittura condotto 5 a 4 e servizio Caregaro. A questo punto Federica aveva addirittura superiorità numerica di points won. Non ha avuto però setpoints. Qui la maggiore esperienza della Caregaro è uscita fuori – presumibilmente – e Martina ha pareggiato e poi inesorabilmente portato a casa i due giochi successivi. Come era ovvio Federica, che deve aver giocato sopra ritmo nel primo, ha mollato di schianto nel secondo. Che dire? Continuare a sperare, sperare subito di potersela giocare ad armi pari con avversarie abbordabili già al prossimo di SM di Pula. Ma ecco le due chicche fotografiche che Carlo mi ha inviato, qui sotto: