Come si sa nel tennis l’anticipo è fondamentale, e lo è anche per il giornalista o almeno per me. Dopo essermi preso una settimana di riposo, a una settimana dalla fine del torneo giovanile fiorentino mi sono messo già oggi a scrutare l’orizzonte: gli aficionados sanno che dal 27 aprile al 24 maggio prossimi vi sarà per così dire la fiera annuale del tennis giovanile in Italia. Inizierà con una terna di tornei tosco-emiliani o emilio-toscani per terminare in crescendo con il Bonfiglio milanese. Cioè a dire: prima Salsomaggiore dal 24/4 poi Prato dal 5/5 indi Santa Croce dall’11/5 e il Bonfiglio dal 18/5.
Come non pensare che da tempo il 100% di giocatori e giocatrici non abbiano programmato per filo e per segno l’attività di questo mese di fuoco dal quale dipenderà buona parte del rendimento di uno junior: fermo restando che l’anno tennistico giovanile non sarà chiuso a fine maggio, resteranno gli Slams parigino e londinese e poi il più lontano nuovayorchese, ma saranno tornei da cui un buon 70% per cento del gruppone resterà escluso. A Settembre 2015 l’anno tennistico giovanile potrà tirare le fila e si farà da parte di tutti e tutte una botta di conti; e tra l’altro un buon terzo della pattuglia, i e le 1997, si preparerà all’ammaina bandiera.
Ora dunque, la programmazione. Cosa importantisisma e delicatissima. Giocare troppo no, ma nemmeno giocare poco. Fare tutti e quattro questi tornei pare un suicidio. Bisogna anche sceglierli bene adeguando il torneo alle proprie possibilità. Cercare il risultato prestigioso o andare sul sicuro. Tra l’altro, come notavo l’altro giorno, si può anche agire di furbizia: fidando che il grosso emigri in massa a questi giovanili uno o una può fare i tornei in serie 10 mila di SM di Pula, dove i tabelloni saranno relativamente sguarniti proprio perciò, e dove con un grammo di fortuna si può avanzare e fare punti ITF e anche WTA. Vale sempre, come sono convinto, che un torneo ITF junior grade 1 o 2 vale di più ed è più forte complessivamente di un 10 mila ITF senior.
Ho dato appunto un’occhiata alle iscrizioni di Salsomaggiore e di Prato: a Santa Croce la list non è invece ancora available. La prima cosa che balza all’occhio è che – poniamo rispetto a Firenze, torneo in qualche modo troppo precoce – la lista degli iscritti è quasi – o forse più che – triplicata. Ad accontentare tutti gli alternates ci vorrebbero cinque tabelloni di qualificazione, non uno! Ma vediamo.
Salsomaggiore. Peccato anzitutto che la struttura sia così piccola e che sia impossibile seguire bene le qualificazioni perché dislocate in parte in due e tre sedi. Lo dico perché sarò senz’altro presente ai due giorni di sabato e domenica, sto per prenotare l’albergo e anche soppesare se muovermi in auto o in treno, ma consapevole che non riuscirò a vedere tutti e tutte quelle che mi interessano. Il range al femminile è da 31 a 125 ed è quindi buono. Ma è presto, e dubito che tutte saranno effettivamente presenti. Nelle direttamente ammesse al main draw tra le nostre spicca il terzetto delle migliori che abbiamo, Turati (Bianca, che dovrà confermare il successo dell’anno scorso), Samsonova e Torelli. Nelle quali come dicevo c’è il Gotha italiano o comunque il meglio che possiamo offrire: nomino a spaglio Cappelletti, Viviani, Maffei, di Carlo, Capogrosso, Traversi (da me molto attesa). C’è ovviamente Tatiana ma la sorpresa è che c’è anche Jessica, dunque non decisa a snobbare il giovanile ma con la voglia di riscuotere qualche tardivo alloro dopo l’avarizia di questi due anni. Le alternates sono circa 150! Ma qui fa piacere notare i nomi di alcune promettenti che era ora si iscrivessero e sono state tenute anche troppo in naftalina. Chi? Beh direi soprattutto Peoni, Piccinetti, e due miei recenti “pallini”: Isabella Tcherkes Zade, che giocherà in casa essendo di Parma (ammirata a Prato Serie A: servizio robusto, fisico imponente, rovescio bimane notevole), e Michelle Zanatta: a proposito, non ho mai ricevuto tante visite al mio Blog come per l’articolo che le ho dedicato giorni fa, spero beneaugurante. Di sicuro la sua partita me la vedo dal primo all’ultimo minuto. Insieme alla Zanatta l’altra nostra che mi muovo per vedere è Elisabetta Cocciaretto, finalmente al battesimo nell’under 18. Ma non si carichino entrambe di troppa responsabilità. Nei Boys abbiamo una specie di nazionale italiana schierata secondo il modulo cinque (Bonacia, Pellegrino, Mosciatti, Moroni, Ramazzotti) pià uno a centrocampo (Fonio) e quattro in attacco (Lulli, Mora, Summaria e Guerrieri). Tali i…titolari, ma moltissime le…riserve.
Prato. Viceversa qui si gioca tutto il torneo sin dalle quali nel magnifico Circolo che pare essere quotato fra i primi cinque più belli d’Italia (sono oggettivo, non prendo tangenti). Suppergiù uguale il range Girls, da 10 a 110, dunque lievemente più alto che a Salso. Più o meno tutto invariato, con Hofer in aggiunta nella prima entry list. Nelle alternates l’occhio mi si è posato sulla Potapova, una davvero terribile russa del 2001 che ha già fatto vari sfracelli in campo internazionale. Ma chi conosce il quadro dei valori è bravo e altre dell’est e dell’ovest come sempre si faranno notare. Alcune novità rispetto a Salso sono la Molinaro vista a Firenze, la Costanza Pera (ma darà forfait all’ultimo minuto, ne sono sicuro), la Ceppellini (da tanto assente), la Pigato. Anche nel maschile il range è un capellino più alto, da 16 a 118. Tutto o quasi come a Salso. Ma come dico il quadro è in costante evoluzione.
Per finire una frase fatta: che imbandigione!