Debbo ammettere che sto macchiando la mia fedina di quasi infallibile profeta e indovino dei risultati finali dei tornei. La mia favorita n. 1, Pospelova, è saltata, benché siano ancora in gara la Vondrousova e la Pieri. Rispetto al quiz lanciato giocosamente due giorni fa l’odorato più fino lo ha avuto Barbolani, che ha indicato come sorpresa la Robillard-Millette e per ora ci ha preso, anche perché indicava come anche altri la Vondrousova come vincitrice. La quale Vondrousova ha buone possibilità di farcela. Ma vediamo meglio.
Jessica Pieri ha fatto il suo dovere, era favorita, e ha vinto facendo riemergere al secondo set la ceca e poi matandola al terzo inesorabilmente. Questa Kolo ceca, ho visto, ha vari scalpi eccellenti al suo attivo nel giovanile, ma anche parecchie défaillances. Non ha mi pare classifica WTA e non depone a favore essendo lei ormai del 1997. Epperò nei tornei importanti tutto questo conta meno e si vince e si perde dai quarti in avanti in base alla testa e alla determinazione, e meno per tecnica e colpi. Jessica si trova ad essere la… vecchietta in una griglia di semifinaliste tutte del 1999. Soprattutto ha speso ormai parecchio quanto ad energie mentali let alone fisiche, e veniva peraltro da un S. Croce fatto di match tirati e molti dei quali vinti e persi al terzo. Insomma è quella teoricamente più spompata delle quattro semifinaliste: unico asset è per lei non aver disputato il doppio.
La più fresca dovrebbe essere la Vondrousova, che in termini ippici ha un percorso netto e cioè non ha lasciato per strada neanche un set, e neanche tanti giochi a ben guardare, per quanto io rimanga dell’idea che ha avuto un cammino facile facile. Oggi ha liquidato la Sebov che è una canadese che si è messa in luce a S. Croce. Mi accorgo anche che la Robillard, pure canadese e più…autentica, era dopo tutto una tds sebbene alta. Non posso che confermare quanto scrivevo giorni fa: che, detto dell’inarrivabile scuola russo-slava, il Canada soprattutto francofono, e di figli e figlie di emigrati dall’Europa dell’est, sta emergendo con prepotenza. Appunto domani vedremo la Robi contro Jessica, un match che sulla carta potrebbe essere appannaggio della nostra, purché giochi al 70-80% del suo potenziale e abbia residue energie fisiche e come dicevo soprattutto mentali. Nella metà bassa del tabellone Marketa contro Masarova. Mi correggo su quest’ultima: cognome slavo di totale evidenza ma nata a Basilea e svizzera a tutti gli effetti. Non era tds, ha una buona classifica junior, è del 1999 come dicevo: ma in una eventuale scommessa può esser data vincitrice a venti a uno.
Maschile. Qui Luz-Santillan e Denolly-Fritz le semifinali. E meno sorprese. Ho ripensato al fatto che Kozlov, che nel Bonfiglio vinto da Quinzi diede del filo da torcere al nostro giocatore da quindicenne, ha ancora in teoria un anno per vincere il Bonfiglio (quest’anno non c’era). E fa parte per ora del gruppo di quei giocatori troppo acclamati e consacrati che poi per tante ragioni si eclissano magari temporaneamente. Luz è del 1998, ma sia Fritz che Denolly che Santillan sono 1997. Uno che si chiama Santillan mi pare poco giapponese, e infatti dalle foto indovino che è forse di padre sudamericano e mamma giapponese.
1 comment
Mi spiace per la Jessica, ma con la assai più giovane Charlotte, più tosta e anche molto più mancina, c’era poca storia.
Per quanto riguarda il pronostico dovrebbe essere un vero e proprio “En plein”. In questi casi il premio raddoppia. Già, ma qual’ era il premio?