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Parterre des rois et des reines

by Franco Marucci

Staccata la spina una settimana rientro a scrivere sulla terza anta, quella tennistica, del polittico. No, per carità, niente commenti sul Roland Garros dei grandi. Dovrei dilungarmi sulla seconda (seconda? terza!) giovinezza della Pennetta, sulla quarta della Schiavone, e sul Super-io della Errani, che nei quattro-cinque appuntamenti della stagione, e che contano, non si sa come sempre o quasi sempre risponde alla imperiosa chiamata e si fa trovare pronta al dovere. E dovrei ribadire che il tennis maschile nostrano non va e al momento è in preoccupante stasi: perché Fognini rimane giocatore intermittente e inaffidabile e gli anni passano anche per lui, Seppi è un po’ sfinito, Bolelli ha da sempre i suoi limiti…Vanni ha ingranato la marcia troppo tardi e comunque auguro ad Arnaboldi di poter ripetere la scalata che lo stesso Lorenzi ha cominciato sui 29 anni. Tanto gli italiani ormai hanno la fama di avere la carburazione lenta…

Perché questo titolo roboante di post? Ma sì, perché i due tabelloni junior parigini sono probabilmente il meglio come valori che ci si potrebbe augurare, e i nomi grossi ci sono tutti e proprio tutti. O quasi. Pensate e pensiamo che al femminile è presente addirittura la Bellis, la quale avendo fatto pochissimi tornei giovanili deve accontentarsi della tds n. 4. In teoria potevano fare questo torneo anche gente come Bencic e Konjuh, ma come ovvio lo disertano ormai cariche di gloria e promosse al WTA. Anche al maschile pochissime le rinunce dei top players; e anche in questo tabellone però, volendo, poteva rientrare almeno uno Zverev. Ma noblesse oblige.

Ma vediamo più analiticamente anche tenendo presente i nostri colori. Erano due le nostre nelle quali parigine e Torelli ne è emersa con percorso netto e anzi diciamo pure autoriario e trionfale. Viceversa Samsonova continua la misteriosa annata no. Cosicché saranno due in main draw le girls, aggiungendosi alla Torelli Bianca Turati che ha il ranking per accedervi direttamente. Peccato che Jessica Pieri, al confronto della quale Fabio Aru non è nulla, e che ha scalato in due settimane 1900 posizioni nel ranking ITF junior, non abbia però rosicchiato quei punti che le avrebbero permesso di disputare il torneo.

Ora dire che i sorteggi sono stati ingrati è ingenuo: con quel ben di Dio delle iscritte ogni sorteggio è o rasenta di essere proibitivo. Nell’ipotesi che la Torelli superi la Stollar ungherese – e può farlo – incoccerebbe poi contro o Ferro o Mihalikova: la prima è da noi notissima e ha fatto uno spaventoso balzo in WTA in tempi recenti; e la seconda, pur ridimensionata, è dopo tutto la vincitrice degli Ausopen. Quanto a Bianca dovrà anche lei sudare contro la Badosa e se vince risudare assai contro la vincente di Di Lorenzo-Levashova.

Scorrendo, gente che dovrebbe ben figurare sono Galfi attesa a un pronto riscatto dopo la magra milanese, Pervushina, Zhuk e Pospelova e il truppone delle altre russe, ipso facto tutte una garanzia. E da Milano riecco la Robillard e poi la Ibbou e la Mendez. Ovvio che la favorita è ancora una volta la Vondrousova.

Nel maschile disco rosso per Mosciatti in quali ma non per Pellegrino che concede due giochi all’ormai noto fantasma Osmakcic e lui pure accede in main draw dove terrà compagnia a Moroni, che deve riscattarsi dalla inopinata uscita subito al Bonfiglio. Eventualmente vincesse al primo turno Moroni andrebbe contro Luz e qui si parrebbe sua nobilitate: e cioè dovrà far vedere quanto vale contro il n. 1 mondiale suo coetaneo. Pellegrino stesso va contro uno spagnolo suppergiù del suo ranking e può farcela. Scorrendo sono tanti i nomi noti che ring a bell: Petel e Valkusz vincitori nei giovanili italiani, vari altri visti al Bonfiglio, il bello a vedersi, ma spesso perdente per voglia di strafare Cunha Silva, Denolly perdente solo domenica scorsa di un soffio, Tsitsipas, Molcan, Fritz…

Intanto seguiremo le ultime fasi di quali a Brescia 50 mila donne, dove stasera sul tardi Martina Trevisan cerca di far suo un match quasi impossibile contro Arantxa Rus, che non molto tempo fa lottava ad armi pari con le top 100. Trevisan che ha strangolato un’altra toscana come si poteva prevedere, la Prosperi. Ma i turni da giocare sono tre e le qualificate verranno fuori domani.

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