Ovvero: azzurro acceso, forte, vivo se si considera il solo femminile, e il pallore deriva dal maschile. Quasi il torneo maschile non ci riguarda tanti sono, per l’esattezza cinque su otto, gli stranieri pervenuti ai quarti: e tanto più forti dei nostri appaiono, anche se non si sa mai. Il che significa comunque che ci sono tre dei nostri ancora in gara, e la notizia bella è che avremo comunque un semifinalista. Ingarao, 1999 che non ho il piacere di aver mai visto, va domani contro il russo Sheyn..ecc. ecc., abbrevio come al solito il cognome troppo ricco di consonanti, ed è un match in chiara salita per lui. Ma un quarto vedrà opposti Bessire – magari il fratello di un Bessire che tre anni fa era un gran spilungone e che era fra i migliori del suo anno (1993?) – e Speziali, il quale non era certo pronosticabile come vincitore contro Forti che però è stato liquidato al terzo. Continuano i ritiri, per spossamento o infortunio non si sa, e Giunta, eroe ieri contro Bosio, si è fermato appunto con Speziali quando però era sotto. Chi ha notizie fresche su Speziali, classe 2000, please intervenga.
Ne abbiamo qualcuna di più al femminile dicevo, ma non si canti vittoria, perché avanzano nel contempo anche due straniere molto ma molto temibili. Man mano che la salita si impenna i valori assoluti vengono fuori, e si dovranno fare i conti con Carle argentina e Danilovic serba. Sono le uniche due straniere rimaste contro sei italiane, e la bella notizia è che comunque l’una dovrà eliminare l’altra e comunque vada una finalista italiana è assicurata. Miracoli del sorteggio, e buon segno del tennis giovanile azzurro, ma vedasi la mia postilla finale.
Rosanna Maffei sta giocando anzitutto un torneo superbo, da incorniciare: pensate che ha ceduto un solo gioco in tre match! Questo game è stato ceduto oggi alla Siskova che stando ai risultati e al ranking vale eccome. Domani prova della verità per la Maffei che va contro la Carle. Ma avrà il morale alle stelle e può farcela. Dall’alto il secondo quarto è Bilardo-Danilovic. È una specie di finale anticipata. Bilardo ha oggi estromesso facilmente Ceppellini che può essere paga e felicissima di questo torneo che la rilancia; e Federica ha fugato così le ombre di ieri e l’altro ieri. Altri exploits provengono da Giulia Peoni, altra mancina che domani, in un quarto che può sembrare un po’ più debole, affronta la mia pupilla Piccinetti che dopo aver tremolato nei due turni precedenti ha disposto facilmente della simpatica Mary Viviani. Peoni dal canto suo ha battuto in un match senza storia la Pannarale che a Prato non mi era affatto dispiaciuta.
Infine ultimo quarto basso dove Tatiana affronta una rivale coetanea che conosce a memoria e con cui ha sempre vinto ma faticando assai: potrebbe essere cioè la volta buona per la Cappelletti che ha fatto progressi macroscopici negli ultimi mesi e ha schiacciato oggi la Solovyeva dopo aver perso il primo set. Tatiana ha prevedibilmente dovuto impegnarsi di più in un match estremamente delicato contro una coetanea che l’aveva battuta mesi fa in due set semifacili, e di una nazionalità che statisticamente non le porta bene (la slovena). La tipologia del match odierno è stata di quelli che Tatiana avvia bene per poi inesorabilmente far rinvenire l’avversaria, e buon per lei che avendo vinto il primo è riuscita a chiudere il secondo per 7/5 scongiurando il terzo.
Naturalmente, affezionati lettori, questo torneo femminile che ci potrà dare gloria è di livello neanche medioalto, forse anzi decisamente basso. Non nascondiamoci che ci sono al mondo una cinquantina di girls 1999 che passeggerebbero con quasi tutte le iscritte all’Avvenire, e anche una ventina e passa di 2000 e anche qualche 2001: dico la Potapova, la Pervushina, soprattutto la Vondrousova e parecchie che erano a Milano al Bonfiglio due settimane fa, o altre numerose al Grade A parigino. Naturalmente questo exploit del giovanile nostrano si deve anche all’altissimo numero di nostre partecipanti nei due tabelloni quali e main.
3 comments
Altro che pronostici! Non parlo più…ho fatto per la prima volta due nomi, uno si è ritirato subito e l’altro, Forti, che davo per sicuro finalista, ha perso con un 2000 qualificato. A questo punto non parlo più. Il russo Leonid comunque non mi piace, tira fortino ma gambe legnose.
D’accordo: ma tu Speziali l’hai visto? E cosa ne pensi?
no, non l’ho visto.