Cominciamo dalle rose ormai mature e tanto mature che potrebbero presto sfiorire. Nel tennis adulto femminile credo che le notizie siano anzitutto: il timido risveglio di Sara Errani che però a Cincinnati si è riaddormentata; poi la piccola escalation di Karin Knapp a cui però credo poco (cioè più in là di dove è arrivata ora non arriva), e molto più dietro l’abbandono quasi definitivo di ogni great expectation di Brianti e Barbieri. La seconda, tempo fa entro le 200 WTA, è scesa e mi sa non risalirà. Burnett fa lei stessa fatica e può purtroppo aver perso il treno delle sfere alte. Non vedo chi possa nel breve affacciarsi. Martina Trevisan potrebbe essere l’unica, ma ha messo il naso di recente a un 75 mila ed è stata respinta in malo modo e da domani gioca un modesto 15 mila. Tutto rimandato al 2016? Per lei la strada è lunga e il gap magari incolmabile. Piuttosto il doppio Errani-Pennetta: io ci credo, si tratta solo di coprire un certo rodaggio. Ho già annunciato che sulla carta questo doppio vale di più di Errani-Vinci, se non fosse che l’età comincia a incidere.
Notizie e opinioni di seconda fascia femminile. Si ripresenta ai tornei Samsonova protagonista in ombra di recente. Pieri Tatiana non so dove sia ad ossigenarsi o cosa sia successo: non gioca un torneo da tre mesi. Turati Bianca in chiara flessione. Jessica Pieri invece azioni in rialzo, ma certo di diciottenni più forti e promettenti al mondo ce n’è un fottio. Fa bene a tirare e a mettere i piedi dentro il campo ché a giocare di rimessa non si ricava più nulla oggi; bisogna vedere quanto forte potrà tirare un domani con quel fisico esile che si ritrova.
Terza fascia, dal 1999 in giù. Calcolando l’inevitabile spreco a cui un parco giocatrici va soggetto nel tempo, tra le 2000 oggi come oggi tre giocatrici sono da tenere d’occhio e sono nell’ordine Piccinetti, Traversi e Peoni. La prima sta facendo molto ma molto bene sebbene nei Grade 4 e 5, ma è in scia delle seconde e terze cento del ranking. Ha un tennis un po’ rozzo o lo aveva mesi fa e quindi può raffinarlo. Traversi ha il margine più grande di miglioramento a mio avviso: diventerà lunga e alta credo e potrà, o lo spero, acquisire non solo potenza ma anche e soprattutto più mobilità. È inoltre introversa al punto giusto e non perde mai la tramontana. Peoni è completa ma in ritardo di potenza.
Stamattina Piccinetti potrebbe raccogliere il suo secondo sigillo in un Grade 5 in Moldovia dove già vinto è il maschile in quanto si battono Frinzi e Forti, altri due della nidiata 1999 davvero buona laddove si diceva che non c’era nessuno all’orizzonte a gennaio scorso. Può apparire paradossale ma in questo torneo, semifinale di ieri, Piccinetti ha sudato parecchio contro la Helene Pellicano, addirittura tredicenne, maltese di cui si è già detto un gran bene. Io farei carte false per adottare questa enfante sebbene poi un 90% di maltesi abbiano cognomi che sembrano italiani. Se la Pellicano continua a progredire con questo passo saranno presto dolori anche per Potapova o Danilovic.
Proprio perciò mi viene da immaginare quale sarebbe il risultato di un match tra lei e la nostra migliore 2002, Federica Sacco fresca dominatrice degli Under 13 nazionali. Sacco si stacca di parecchie spanne da tutte le altre, sta in cima senza rivali: solo la Delai – pubblicizzatissima – le ha rubato cinque giochi, per il resto solo briciole e umiliazioni alle altre. Coraggio Federica. La quale non ha apparizioni nei giovanili under 18 per ora (saggiamente?) ma va lanciata e provata.
Nell’under 13 maschile exploit di Musetti su Tabacco: ma qui il drappello dei buoni è notevole. Come dico bisogna mettere in conto lo spreco, e molti sono i chiamati ma pochi gli eletti. E dalla fine della prossima settimana la Lambertenghi.
P.S. delle ore 15.00. Bontà dei miei pronostici: Piccinetti fa l’en plein vincendo singolo e doppio (singolo con qualche patema di troppo); Frinzi domina e stermina Forti, e solo la coppia Bosio-Taddia perde la finale del doppio maschile. D’accordo, era un Grade 5.