Chissà perché questa settimana la classifica WTA del 19 novembre è stata diramata dal sito ufficiale con qualche giorno di ritardo. Da lunedì sino a mercoledì scorso non c’era, tanto che ho sospettato che fosse bloccata come nelle settimane dei grandi Slam. Come si sa l’attività è al momento ridotta, i tornei major non ci sono più fino a gennaio prossimo, e quelli ITF possono influire sulla classifica ma solo, per i pochi punti che mettono in palio, da una zona molto bassa della classifica in giù. Tanto è vero che per le top players si è già parlato di bilanci di fine anno, tanto la classifica loro non cambia più. E non c’erano, mi pareva, ITF in corso, con finali ancora da disputare, sicché si dovesse attendere. Vedendo questa classifica del 19 solo stamattina mi sono detto dunque che ci saranno stati i soliti problemi “tecnici”.
Il lunedì – gli altri lunedì – apro la classifica WTA perché mi immedesimo nelle giocatrici. Deve essere una bella sensazione soprattutto constatare che i calcoli sono stati giusti e che dalla lista NR si è finalmente approdati – approdate!– a quella numerica, sebbene prevedibilmente agli ultimi posti. Ma quel numerino, mille e qualcosa, vuol dire tanto, tantissimo! Già da un paio di settimane, senza di proposito voler consultare i siti tennistici che già avevano fatto magari questo calcolo, subodoravo che era imminente l’entrata in classifica di Beatrice Lombardo. Scorrendo la lista NR ho visto subito che non c’era e ho automaticamente dedotto che si trovasse più in alto, con un bel numerino accanto. E così è stato. Ho brindato tempo fa per Giulia Pairone; oggi non posso esimermi dal farlo per lei. Ma bisogna fare un distinguo. La Pairone, debbo dirlo, mi ha un po’ deluso da qualche mese a questa parte. Da buona piemontese si è vista arrivare la classifica come un regalo di Natale; e l’ha messa, come quel singolo talento del vangelo, nel cassetto. Magari è stata infortunata o ha avuto qualche altro inconveniente: fatto sta che salvo mio errore non ha fatto un singolo torneo ITF dopo aver avuto la classifica. Classifica che, ovvio, va consolidata e incrementata giocando, sennò fa anche presto a scomparire. La delusione contraria è appunto aprire la classifica il lunedì e vedersi retrocesse dal numerino all’NR. Pairone ha avuto, a dispetto dell’entrata trionfale in classifica, un’annata opaca se non no: poco bene ha fatto nei tornei giovanili, male in quelli ITF senior, a parte appunto quell’unica volta. Beatrice Lombardo si è guadagnata i galloni sudando sul campo, anzi sui campi, perché di tornei ne ha fatti parecchi, con risultati alterni ma anche buoni. E la tenacia è uscita premiata. Rilevavo che è l’unica italiana ad aver vinto un torneo giovanile sia pure non prestigiosissimo in questo 2012. Usi appunto la classifica d’ora in poi per fare tornei giovanili e non (dove potrà qualche volta saltare le qualificazioni). Ultima considerazione: Pairone ha obiettivamente una classifica troppo alta (circa 750) per il suo valore; Lombardo (1031) un po’ stretta.
Non si può chiudere che dicendo che ci sono altre giocatrici giovani che sono a un passo, forse a un centimetro dalla classifica WTA, risultati alla mano ottenuti e viste le potenzialità. Ipotizzo molto presto in WTA Chiesa, Fioretti, Matteucci, Paolini e Gariglio. Quindi non ci si può che augurare che passi presto questo mese e mezzo di interludio e che le ostilità riprendano! Prossimo appuntamento l’Orange Bowl, e speriamo le nostre e i nostri si facciano onore.