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Samsonova raddoppia e va in semifinale

by Franco Marucci

 

Ludmilla Samsonova

Ludmilla Samsonova

E se l’Italia facesse l’en plein? Tutti e due i tornei appartentemente ci sorridono e potremmo avere una finale addirittura tutta italiana al maschile, dove è già matematico che essendo tutti i quarter finalists della parte bassa italiani un finalista sarà italiano, mentre pure nella parte alta questo si potrebbe avverare con un pizzico di buona sorte. Laddove non è escluso affatto che il torneo femminile possa aggiudicarselo Ludmilla Samsonova, quando sembrava che non avessimo alcuna chance. Sarà comunque una sola contro tre straniere. Dalla quale Samsonova è il caso di partire sia per la nuova, ottima prestazione odierna nei quarti, sia perché ha giocato il primo dei tre incontri femminili della giornata.

Per Ludmilla, chiamata familiarmente Luda, si trattava di una prova del nove. Ovvero di un match verità. Opposta alla Juvan, classe 2000 e ieri vittoriosa sulla Viviani sia pure acciaccata, si temeva che potesse accusare un po’ di fatica, e comunque subire le varianti tattiche e le astuzie e le trappole di una giocatrice che pur sedicenne, e due anni più giovane dunque, è già piuttosto smaliziata, come dimostrano il suo ranking e le vittime illustri mietute sino ad ora. Juvan che fu semifinalista l’anno scorso qui a Firenze, giova ricordarlo, e a un pelo dalla finale. Luda ha invece giocato persino meglio rispetto a ieri, perché, pur non avendo toccato gli inarrivabili alti dei primi 15’, non ha avuto quei paurosi bassi dei successivi 30’-40’ che hanno rimesso in partita la Minca. Beninteso ha sempre giocato di pressione ma con più giudizio; e tuttavia credo che in futuro dovrebbe impostare di più il suo gioco non sull’uno-due esasperato ma sull’uno-tre per così dire; troppe volte si fa prendere dalla smania di chiudere subito quando potrebbe aspettare un altro colpo interlocutorio. La Juvan ha opposto resistenza solo all’inizio dei due set, poi in entrambi Luda ha preso il largo e il punteggio inequivoco è di 6-2 6-2.

La mia rosea previsione si basa sul fatto che Luda incontrerà domani o il giorno di Pasqua la In-Albon, che giustiziera di tre italiane ne affronta dunque un quarta. Intendiamoci, la In-Albon non ha rubato nulla ma è forse una intrusa in queste semifinali, essendosi infilata in una serie di fortunati corridoi: prima una spenta Bilardo ombra di se stessa, poi una Zerulo ancora arrugginita, e oggi una Piccinetti ancora acerba, che peraltro è stata a due passi dal colpaccio (6-3 al terzo). Parentesi: la Piccinetti esce dal torneo a testa più che alta confermando tutto quello che di buono si è detto su di lei. Non ha un braccio superlativo ed eccezionale al momento, ma è una vincente, e questo conta. Tutte più alte di ranking erano le avversarie battute.

Tornando alla Samsonova, contro la svizzera sarà un’altra prova del nove: sulla carta la In-Albon non ha la minima chance, epperò, giocatrice normale e inappariscente, senza gran colpi, onesta macinatrice di gioco, può approfittarsi di una giornata opaca o di un po’ di fifa dell’avversaria. Né la Antonitsch né la Craciun sono imbattibili e fuori portata eventualmente. La Craciun vista oggi, vincitrice della Stefanini, ha deluso, e ha soprattutto dimostrato che va in crisi e fuori giri se sottoposta alla cura o terapia del pallettaro: la Stefanini giocava il pallonetto sistematico e la Craciun, irretita, è stata a due passi dal crollare, e già ieri aveva tremato nel secondo contro la Visentin.

Nel maschile escono Coppini e Sorrentino, ma non importa, abbiamo quattro assi nella manica che sono Dalla Valle, ancora oggi convincente contro la tds n. 12 austriaco, Guerrieri (i due si dovranno eliminare a vicenda), Frinzi e Balzerani. Il finalista o magari il vincitore dovrà uscire da questi quattro nomi. Lo trascuro, ma c’è anche la sorpresa Miceli nei quarti (e proviene dalle qualificazioni), dove sarà opposto a Frinzi che ci darà appunto un altro prezioso quarto tutto italiano. C’è di più: il quarto semifinalista straniero sarà comunque un giocatore, a mio avviso, abbordabile. Metà alta del tabellone dunque largamente più debole della bassa. Anche Prevosto è un ulteriore italiano nei quarti e si batterà con Balzerani.

I due principali ottavi maschili ora. Guerrieri dopo una preoccupante partenza falsa ha rimesso in piedi e portato a casa un match per niente facile: dicevo ieri è l’uomo di ghiaccio, ovvero anche l’uomo che ha la forza dei nervi distesi. Non si scompone, non va nel panico, ragiona. Forse la miglior testa del torneo maschile insieme a Frinzi. E dire che oggi il rovescio è stato meno sicuro e Guerrieri ha collezionato una quindicina di doppi falli, a volte anche anche due consecutivi; e ha commesso errori marchiani non da lui. Sul punto secco Guerrieri manifesterebbe una netta inferiorità di potenza e di velocità rispetto a ogni avversario qui a Firenze, ma lui emerge nell’arco lungo di un match. Il romeno tirava delle bordate da spavento che spazzavano le righe, poi però andava in pausa per altri quattro punti. Guerrieri così taciturno e sornione ricorda nel suo piccolo Federer. Tra lui e Dalla Valle vedo vincitore Guerrieri, perché Dalla Valle è stato già oggi meno brillante e meno puntuale e ha finito un po’ stanco; eppoi è più insicuro nei momenti caldi.

La domanda finale, urgente, è se noi italiani siamo davvero così forti o tornati così forti nel giovanile maschile alla luce di questo torneo dove piazziamo sei su otto nei quarti. Certo, abbiamo un discreto movimento, però senza punte di diamante, e va ricordato che ci sono nel mondo 66 giocatori migliori della tds n. 1 e moltissimi altri fra le maglie degli iscritti di diritto, l’ultimo dei quali era il numero 610! E che salvo Frinzi tutti questi italiani sono del 1998, cioè all’ultimo anno di attività junior. Se poi Sorrentino e Miceli, che hanno classifica alta, raggiungono ottavi e quarti di un Grade 2 ci sarà una ragione, senza nulla togliere ai due bravissimi giocatori. Ma tornerò su questo e altri punti in sede di bilancio tra qualche giorno.

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