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Tanta Italia, ovvero gli anni pesano

by Franco Marucci

 

Francesca Schiavone

Francesca Schiavone

Salvo il maschile senior, in cui non abbiamo cartucce da sparare, eravamo oggi come non mai nei titoli di testa, dai vertici fino alla base. Ci siamo fatti onore tutto sommato, anche se mi pare che la Fed Cup sia… andata, e da questa mezza sconfitta comincio.

Ora è vero che nel tennis si ripetono da sempre le solite banalità e non c’è più nulla da inventare. Anche io ne elenco alcune.

Banalità n. 1. La Muguruza si aspettava la Errani e aveva preparato un piano tattico che è andato in fumo.

Banalità n. 2. In linea teorica tra Schiavone di oggi e Muguruza non ci doveva essere partita, ma la Fed Cup gioca brutti scherzi e la “spagnola” ha pagato lo scotto dell’emozione davanti al pubblico amico: e faceva anche poi tanto caldo dato che uno spettatore ha avuto un malore.

Banalità n. 3. La Schiavone non aveva niente da perdere.

Uscendo da questo scherzo assurdo io sono un estimatore acceso della Muguruza, ma oggi mi sembrava di vedere in campo la sua sosia. Avete visto quanto è alta? In inglese si potrebbe usare l’aggettivo portly. Sia come sia, poche volte le ho visto cacciare fuori e spadellare tanti colpi come oggi. Ovvero no: può giocare divinamente come disastrosamente. E la Schiavone ha messo in atto, consigliata credo da Barazzutti, l’unica soluzione percorribile: abbreviare lo scambio, rischiare, cercare di far muovere l’avversaria, che, così alta e statuaria, ha nella mobilità il tallone di Achille: ovvio che se la lasci tirare da fermo ti fulmina. Avrete visto come faticava la Muguruza sul rovescio e quanti punti la Schiavone ha riscosso da quell’angolo. Dunque pareva quasi incredibile ma Francesca teneva e stava incollata nel primo, e approfittava. Snodo chiave il tiebreak: che pareva sorridere perché la Schiavone conduceva 4-2, ma con varie iniziative sciagurate la situazione si rovesciava e il tiebreak finiva 7-4: a quel punto Schiavone aveva dato tutto e il match era finito.

Nel successivo Vinci mai in partita, gioco troppo floscio e morbido, Navarro in palla e Roberta che raccoglie solo due giochi in tutto. A me il ranking di Roberta pare menzognero, e non intravedo per lei i risultati del 2015. Ritornello: gli anni pesano, e non avremo tra poco una squadra competitiva di Fed Cup.

In teoria il match è pero’  più in piedi quanto si possa pessimisticamente pensare: Vinci con una prova di orgoglio può battere la Muguruza vista oggi, e Sara, se si rimette, può fare il miracolo con la Navarro in una partita eventualmente rovente: la Navarro la teme, Sara ha il gioco teorico per batterla, vorrei vedere i testa a testa. Il doppio sul 2-2 sarebbe aperto eccome.

La tanta Italia significa Guerrieri vincitore in Bulgaria del suo Grade 2. Anche lui come Dalla Valle ha un marzo-aprile da incorniciare e ha bissato il successo dell’anno scorso in un Grade 2. Unica défaillance proprio con Dalla a Firenze, dove peraltro conduceva 2-0 al terzo e si è inspiegabilmente bloccato. Guerrieri, lo ripeto, non è brillante, ha poco fisico e poca varietà di colpi, e può risultare monotono; ma ha il piccolo “vizio” di vincere con gli inferiori; ed è difficile che frani. Il compito a casa da ora in avanti? Tanti cestini di servizio e un po’ di palestra per incrementare la potenza. Potrebbe essere il Barazzutti del futuro.

Dal torneo di Istres purtroppo le notizie arrivano con ritardo “italiano”: erano in gara in semi Dalla stesso e la Stefanini. Ma faccio festa e ne commento le gesta in caso domani.

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