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Colmegna, nuova fiammata

by Franco Marucci

Paula BadosaTorno a dodici ore di distanza sul 25 mila di Roma Canottieri o Tevere Remo, dove si sono giocati i quarti. Riservando la buona notizia come dulcis in fundo saprete già che delle tre italiane impegnate solo una accede alle semi di domani. Ma le due perdenti si sono fatte onore: Paolini ha perso lei pure dalla Sramkova, il cui nome è ricco di onomatopee che dicono che stritola, strappa e schiaccia: ma ha un viso dolcissimo. Paolini cede insomma in tre set lottati dimostrando di essere sullo stesso livello della Pieri che ha perso lei pure dall’identica avversaria; anche in tre set se ne va la Di Giuseppe ma dalla Jani magiara che i pratesi conoscono bene per averla avuta in squadra Serie A due anni fa: set ancora più lottati e che confermano che anche la Di Giuseppe si attesta sul n. 300 virtuale WTA o poco oltre.

Insomma la notizia in certo senso eclatante è che abbiamo una semifinalista imprevista e non di quelle “di categoria”, stagionate, ma bensì fresche e in decisa ascesa. Un volto nuovo. Martina Colmegna ha eliminato Paula Badosa Gibert, attuale n. 245 ma con un best ranking 193. Vi racconto l’andamento del match, che si era subito messo maluccio perché la Badosa andava 4-2, ma in un batter d’occhio la nostra accorciava le distanze e si portava a 4-5, che diventava poi un 4-6, e cioè il primo set se lo prendeva la Badosa. A questo punto poteva esser chiaro che non c’era divario netto tra le due, e anche il conto dei punti rivelava una differenza di soli 5 a favore della spagnola. Nel secondo come sospettavo c’era la reazione della Colmegna, che avendo annullato una palla del 2-3 veleggiava poi sicura sino a 5-2 e a 6-2. E’ un classico del tennis che una giocatrice più forte possa momentaneamente cedere in una mezzora di tregua e di recupero delle forze il secondo set, ma si aggiudichi poi il terzo tornata in cattedra; in altre parole mi dicevo che la Colmegna avrebbe regolarmente perso in tre set. Ma dopo due giochi la Badosa si è ritirata dando via libera alla nostra.

Il successo della Colmegna è lievemente inficiato da questo ritiro, ma fino a che è stato vero il match era non pari ma in lieve sopravvento della Colmegna, che alla fine del secondo aveva 61 punti contro 55 della spagnola.

Fa testo questo match? Secondo me sì. Colmegna ha battuto due avversarie a lei superiori sulla carta in questo torneo e da due mesi è in costante ascesa e non mi pare abbia avuto significative battute di arresto. Badosa, nativa di New York, ma         passaporto spagnolo, si ricorderà era fra le più quotate 97 sino a mesi fa nel giovanile, faceva grosse cose nei Grade 1 e Grand Slams, e non credo nostre sue coetanee abbiano mai messo parecchi giochi contro di lei in passato, let alone vinto: le manca magari solo un capellino, alla Badosa, per entrare nel quartetto-quintetto delle 97 che giocano ormai in pianta stabile nel WTA, come Ostapenko o Konjuh, lasciando stare ovviamente la Bencic.

Cosa vale questo match si vedrà domani, opposta alla Jani in semifinale. Secondo me si può fare.

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