Home TennisIl mondo dei giovani Pro Perché Quinzi non è esploso

Perché Quinzi non è esploso

by Franco Marucci

quinziPotrei, dovrei, vorrei dire “non ancora esploso”. Il destro per questo post del reduce dopo tanto silenzio, mi viene da una missiva privata di ieri di un amico che, lusingandomi con il rilievo che io seguo il giovanile da tanto, mi pone non già il quesito del titolo ma di come quel giocatore che oggi raccatta così poco, per l’appunto Quinzi, abbia vinto, e come abbia fatto a vincere un dì Wimbledon junior. Per dimostrarmi l’assunto mi allega le immagini di un Futures di Los Angeles il cui link trascrivo: https://www.youtube.com/watch?v=hh8dqkTPBC8

Io rammento anzitutto che quella edizione di Wimbledon, come altre, moltissime altre (datevi una guardata agli annali dei vincitori e molto pochi sono quelli che riconoscereste come giocatori futuri di gran nome, per quanto altri sì ovviamente) non annoverava poi grandi giocatori, e non ricorderei su due piedi che altri di quella edizione siano oggi all’onore delle cronache: vinse Quinzi contro un asiatico in finale, guardata da me con trepidazione alla TV e commentata su questo Blog, e che come lui è oggi sommerso. Certo di quella generazione 1996 bisognerebbe citare alcuni che hanno fatto il sorpasso, anzitutto un Coric che Quinzi metteva agevolmente sotto… senza dimenticare uno Zverev o addirittura un Kozlov, più giovani di Quinzi di uno o due anni. Donati e Napolitano sono altri che prima dietro ora gli stanno davanti.

In sintesi rispondo, come avvocato della difesa per Quinzi: a) gli italiani ci mettono parecchio ad arrivare, e Quinzi non è affatto finito a vent’anni, ci mancherebbe; ma ci vuole una metamorfosi; intanto, è vero, chi gli era dietro 4 anni fa, ora gli è davanti; b) ha vinto troppo da 16enne, e a Wimbledon va aggiunto il Bonfiglio: era un po’ appagato e troppo “predetto” a 17 anni; c) la velocità con cui uno junior progredisce è un fattore misterioso, nemmeno Bollettieri è in grado di predirla; d) di questi “ritardi” è pieno il tennis, basta scorrere l’elenco dei vincitori dei grandi appuntamenti: solo direi un 20% dei vincenti junior emerge nei Pro, e un 5% diventa top ten, il resto si arena; non è detto che chi vince nello junior vinca nei Pro, anzi forse il contrario; e) in Italia in particolare: vedansi da un lato Volandri e Lorenzi che da junior avevano una decina-quindicina di giocatori davanti, e pochi avrebbero scommesso su di loro, in Italia let alone nel mondo; o “arenati” come Trevisan, Aldi, Allgauer… f) per finire, Quinzi ha un ottimo diritto con cui si apre (apriva?) il campo, solo che ha solo quello: rovescio deficitario, corto, in affanno, palla troppo addosso e impatto troppo davanti, e servizio mancino ininfluente, da cui non ricava il dovuto… Ahimé in quelle immagini di cui sopra, dopo tanto, ho visto un giocatore perdere inesorabilmente campo; e l’avversario sparava fuori e spadellava più di lui. Non so comunque come sia finito il match.

Tanto dovevo all’amico. Epperò le cose si muovono con gli AO e dobbiamo scriverne. La Paolini è subito uscita in quali ma con onore, e i maschi hanno raccolto pochissimo. Con la Schiavone che a fine anno smette l’orizzonte è buio pesto e rimangono la ineffabile Giorgi e la veterana Vinci. Situazione decisamente preoccupante. Avarissima prevedo sarà anche l’annata junior: visto il torneo Grade 1 di preprazione agli AO abbiamo quattro giocatrici di punta di cui due, Bilardo e Viviani, sono uscite al primo colpo, mentre la sempre più positiva Piccinetti passa il turno con la Pieri. Agli alti livelli non c’è altro. Anche nei maschi tutti già fuori: confidiamo, ovvero confido in Forti, che ha un servizio al fulmicotone se lo tiene, ma mesi fa era debolissimo sullo scambio lungo e scadeva alla distanza. Frinzi gioca bene e ha testa, ma è in debito di potenza contro i marcantoni dell’est, dell’Australia e gli americani. Fatto sta che tutti i maschi sono già fuori a questo torneo australiano. Ramazzotti è come Quinzi: vinceva tutto da dodicenne, e ora ‘chi lo ha visto’?

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6 comments

TC 16 Gennaio 2017 - 3:52

Intanto, Il buon de Minaur, mi pare semifinalista o finalista a Wimbledon junior dell’anno scorso, si è fatto il primo turno agli AO (non so se da wild card) e ha preso un set a melzer, top 100.

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TC 16 Gennaio 2017 - 4:55

De Minaur di set se ne porta a casa 2. Qualche considerazione sul suo gioco.
Si tenga conto che ho visto il 4 set, in cui era sotto 5-3 e ha vinto al tie break. Ho visto anche un po’ del 5°. Al momento in cui scrivo de Minaur sta vincendo 4-0 al quinto. Data l’occasione preciso che forse de Minaur potrebbe entrato in in trans-agonistica. L’avversario era quello giusto per giudicare un giovane: uno “normale”, 87 del mondo, senza grandi sprazi di gioco. C’è da dire che Melzer dal tie reak in poi ha sbagliato molto, se non tutto: anche evidentemente soffrendo la situazione (chiaramente aveva il pubblico contro, che esultava a ogni suo errore – e ci sta: durante il gioco, comunque, non volava una mosca; quindi non si può dire che siano stati passati i limiti della correttezza). Per far capire al 5° Melzer si è preso un parziale di 11-0
Ciò detto: la peculiarità che ho visto in de Minaurè il servizio: serve relativamente piano, raramente arriva ai 180 km; ma serve in maniera precisissima, facendo qualche ace o comunque ottenendo situazioni vantaggiose da servizi angolatissimi o “centralissimi”.
A rete non viene neanche se pagato milioni: 6 discese in 5 set.
Da fondo: non sbaglia mai, fondamentalmente. La statistica contava 10 non forzati, ma al termine del 4° l’avversario ne aveva pochi in più. Manca però secondo me, di un colpo decisivo. Diritto e rovescio in top canonici, si mette a fondo e rema. Però non ho visto mai soluzioni particolari, né offensive, né che permettano di trasformare la situazione da difensiva a offensiva. E’ strano che il risultato di prestigio sul Junior ITF lo abbia ottenuto sull’erba: a vederlo parrebbe più un giocatore terricolo.
Per riassumere, non ho avuto un’impressione immensa: giudico uno Tsitsipas ben superiore (anche se è ingiusto comparare un giocatore che ho visto dal vivo, come Tsitsipas, con uno visto in TV). Secondo me, se devo fare una previsione sul futuro, lo giudicherei, salvo sconvolgimenti nel gioco, giocatore onesto da 60-80 del mondo.
Mentre concludo, l’Australiano sta comunque vincendo 5-1: complimenti a lui e vedremo se lo ho sottovalutato.

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TC 16 Gennaio 2017 - 5:07

Un’altro paio di constatazioni su de Minaur: mangia piu’ banane di un Chang d’annata, non quei così di plastica che normalmente i giocatori mangiano (o bevono?) al cambiocampo. E’ uno dei pochissimi giocatori (con Kasatkina e la slovena piu’ bella di sempre) che usa una Technifibre.

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Giuseppe Marchetti 22 Gennaio 2018 - 18:59

nel frattempo lo sconosciuto asiatico..ha battuto Djokovic in Australia!!!!

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Franco Marucci 22 Gennaio 2018 - 19:19

Touché, come si dice in gergo. Dunque questo sconosciuto asiatico è effettivamente arrivato, ma rimane vero e valido che una gran massa di “pronosticati” non arriva, e come ho scritto spesso il passaggio dallo junior al Pro è molto complicato. Grazie del commento comunque.

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Giuseppe Marchetti 22 Gennaio 2018 - 21:13

Sul passaggio dallo junior al Pro hai perfettamente ragione…però, e lo dico con tutto l’amore speranzoso che ho avuto per il mio corregionale e quasi paesano Quinzi, qualcosa nel suo caso ..anzi molto più di qualcosa è stato sbagliato..quanto meno a livello di analisi e previsione di un talento…vorrei ricordare dove si trovano altri due ragazzi che frequentavano i tornei junior insieme a Quinzi e che Quinzi batteva abbastanza regolarmente….parlo di Kokkinakis e kile Edmund…stabilmente nel circuito maggiore e ampiamente nei primi 100..anzi nettamente nei primi 50..insomma se non fuoriclasse..sicuramente campioni!!!! Buona serata!!!

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