Già ieri negli otto tornei Women ITF Pro in corso sparsi nel mondo, nonostante una come sempre folta se non foltissima partecipazione delle nostre, c’erano solo due giocatrici rimaste in gara: oggi più nessuna. In compenso ci sono buone, buonissime notizie dalla Svezia, sì proprio dalla Svezia, ma si tratta di un giovanile Grade 4, e a me pare piuttosto debole. Queste le headlines.
Paigina guastafeste perché ha eliminato in semifinale a Solarino 15 mila la Brescia che ritenevo avviata a contendere il trofeo alla Krejsova. Ora la Paigina a guardar bene è una giocatrice più che medioforte in tornei di questo tipo e ne ha già vinti in carriera un buon numero: in fotografia impressiona perché è alta alta come vedete a lato, non saprei dire quanto, e il fisico è anche grande e grosso. Per inciso oggi ha servito “solo” 6 aces. Inoltre è una classe 1999 e quindi è ancora in classifica Junior, dove non è e non è stata una stella ma la si è sentita spesso nominare. Nulla di male e di grave dunque perderci. Il match oggi è stato nel primo set molto equilibrato. La Brescia non ha preso il volo ahimé, e la russa, che non è una –ova ma una –ina, il che è insomma lo stesso, è salita fino a 6-5 e poteva anche chiudere li’ il set: Georgia ha impattato ma ha perso poi il tiebreak a 5. Né c’è stata una reazione nel secondo, anzi la Paigina è filata via liscia fino a issarsi a 5-2. Qui Georgia ha dato il tutto per tutto e ha strappato due giochi, ma sul 5-4 la Paigina ha chiuso.
L’eroina di giornata mi pare piuttosto la Rubini. Sospettavo e prevedevo un gran match da parte sua dopo l’exploit di ieri e così è stato: 6-4 7-6 lo score per la ceca. Steffy ha sottratto insomma alla Krejsova il più alto numero di giochi nel torneo rispetto alle altre perdenti. Ventisettenne, la ceca non è un mostro sennò non sarebbe qui, ovvero là, e ha una classifica nemmeno tanto alta; però a Solarino non ha fatto vedere palla a nessuna sino a oggi da 10 giorni a questa parte.
La Svezia? Le cose stanno così, che quest’anno la tradizionale emigrazione invernale in massa dei nostri e nostre verso i ghiotti tornei sudamericani non c’è stata e allora il movimento si è trasferito in Norvegia e Svezia. Uno e un altro ancora sono stati disputati a Kramfors, Grade 4 e duro ovviamente indoor. Cuccagna perché per la seconda volta vinceremo il torneo femminile avendo due nostre finaliste e piazziamo Speziali in finale nel maschile. Arnaboldi ne ha vinto uno lui pure settimane fa. Nelle girls si sono segnalate tre giocatrici in particolare in questa tournée: Cappelletti, Rossi e Zantedeschi, quest’ultima piacevole new entry.
Domani seconda finale consecutiva di Cappelletti contro Rossi. Domenica scorsa ha vinto Rossi e ne ho parlato. Domani rivincita e chissà. Ora Cappelletti la conosciamo ed è una giocatrice che ha vinto molto meno del suo valore, perché fermata anche, credo, da infortuni. Si deve rifare. E’ al suo ultimo anno junior. Su Rossi il discorso è un altro: fino a poco fa giocava un po’ trasognata e apparentemente assente dal match a fronte di un notevole talento e di un braccio molto pregevole. Alla luce di questi risultati invernali la nostra sembra aver fatto un cambio di passo e un salto di qualità. E non c’è che da aspettare un mese per constatarlo. Comunque si rimane con l’impressione che questi tornei Grade 4 svedesi siano giocati, a parte i nostri, più che altro da volonterosi locali. Il divario espresso dai punteggi è troppo evidente. Comunque sia una vittoria fa sempre morale. Dimenticavo: Cocciaretto esce anche in questo torneo al I turno ma di misura, e ha solo bisogno di continuità, e di non fare più lunghe soste.