Tutto de plano al Perin croato oggi, e dei nostri sono rimasti in gara e accedono ai quarti solo Frinzi e Pieri: come era logico i gregari si sono fatti da parte e hanno ceduto sulla impegnativa salita e con i migliori sono rimasti solo i capitani: non è un caso che Frinzi e Pieri capeggino la graduatoria junior italiana al momento. Beninteso i cosiddetti gregari si sono comportati molto bene e benissimo, salvo qualcuno che ha preso all’arrivo vari minuti. A me piacciono anche i giri di Italia e di Francia.
Nel maschile Frinzi aveva giocato sino ad oggi con prestazioni monstre non facendo vedere palla ai suoi avversari, ma come dicevo questo è un torneo generalmente basso per essere un Grade 1 e dei 64 iscritti ho l’idea che una buona metà siano dei brocchi. Oggi altra musica e Frinzi ha dovuto andare al terzo contro il suo avversario austriaco dal nome slavo. Comunque perso il secondo per 7-5 Frinzi ha staccato l’avversario nettamente nel terzo. Domani scontro veramente duro con Bittoun-Kouzmine, francese che non solo è tds n. 1 ma ha strapazzato sinora tutti gli avversari come un rullo compressore o un mangiasassi. Scendendo chi ha steccato è Bosio, che dopo aver vinto dei bei match ha rimediato solo un gioco contro Avidzba, russo che magari tira anche forte forte: lo vedete in foto. Trapani dal canto suo ha portato al terzo, perso però facile, Rodionov, che a me non piace poi troppo ma su cui ho sentito molti scommettono come uno dei futuri campioni. Anche Marson ha tenuto testa e non sfigurato contro il finnico tds n. 2 che l’altro ieri avete visto in fotografia.
Nel femminile Cocciaretto e Piccinetti salutano. Di Piccinetti il modo ancor m’offende. Non lo avevo detto, ma ho scommesso e perso la scommessa con un amico, sicuro che Piccinetti l’avrebbe spuntata. Il fatto è che Emily aveva rischiato contro Traversi e poteva anche uscire, anche se ha poi messo all’angolo ieri Pellicano. 6-0 7-5 mi pare un punteggio troppo penalizzante e vorrei aver visto il match (se qualcuno c’era presente posti un commento). Inutile consolarsi col fatto, ricordato da me ieri, che la Piccinetti è una scalatrice di resistenza e che se il match fosse durato un’altra mezzora avrebbe forse preso un’altra piega. Paga evidentemente la Cocciaretto, dico cioè soddisfatta, e che ha fatto comunque uno splendido torneo di rilancio, e ha portato al terzo lei pure una Boskovic che la sovrasta di età e di ranking. Elisabetta si è però schiantata al terzo dopo aver retto e anzi essere stata avanti per un buon 45’. Pieri? Meglio tacere: un percorso cosò netto non lo si ricordava da lei da parecchio, forse Prato 2014 fino alle semi. Un altro mio amico mi diceva: attento, la Hindova è forte: 6-0 6-2 per tutta risposta. Ma domani ahimè c’è la Zavatska e non so cosa Tatiana potrà inventarsi. Tatiana che è in gara in doppio con la Deminova, che un’altra volta che ne sento il nome sono due. Tatiana che, comunque vada, è ormai una signora doppista.
Chiudo con una guardatina alle entry lists di Firenze come promesso. Purtroppo esse formano già un piccolo cimitero di guerra dove le croci sono dei giocatori e giocatrici che si sono già ritirati e ritirate da una settimana a questa parte. E purtroppo l’elenco è destinato ad allungarsi. Al momento Frinzi è addirittura tds n. 2 ed è preceduto da un giocatore classificato n. 51. La lista è per ora chiusa al 300 e in main draw entrano già una decina di italiani. Inutile fare l’elenco dei ritirati. Al femminile però sì. Intanto la notizia è che Pieri, Bilardo e Piccinetti sono fra le prime otto iscritte, Pieri addirittura la terza. Segnalo solo ritirate illustri che giorni fa erano nel torneo: Boskovic, Cappelletti, Rossi, Delai, soprattutto Waltert, poi Cantos Siemers, Helmi, Inn-Albon, Molinaro, Pellicano… C’è una ragione di questa moria? Riassumendo: se l’organizzazione non toglie qualche coniglio dal cilindro ci sono forti probabilità che questo modesto torneo lo vincano Frinzi e Pieri! Mi smentirei se questa eventualità si verificasse, soprattutto Tatiana si merita da tempo un torneo giovanile che non ha mai vinto sinora. Meglio però vincere senza approfittare delle assenze.