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Vernissage del 42nd City of Florence

by Franco Marucci

Scremata della retorica di rito, e saltando i saluti di circostanza, i discorsi delle autorità e le rievocazioni storiche, le notizie più ghiotte della Conferenza Stampa di presentazione del 42nd City Florence sono provenute del direttore del torneo Flavio Benvenuti, e sono relative alle wild card nei due tabelloni. Non ero presente, e le ricavo e commento, queste notizie, dal Comunicato stampa inviato da Enrico Roscitano.

Come del resto ci si accorge consultando le entry lists i due tabelloni principali avranno come primi favoriti l’americano Ayeni (in foto) e la inglese Jones. Vorremmo sapere quale sia “la storia tutta da conoscere” della inglese, ma anche senza, tennisticamente i due giocatori non sono propriamente volti e nomi noti e anche nel giro pochi sanno chi siano. Per il resto Benvenuti ha sollevato il velo sulle wild cards, o alcune: un piccolo numero credo sarà assegnato come sempre all’ultimo tuffo. Per ora si sa questo, che in main draw femminile una wild card verrà data alla Cocciaretto, e scelta non poteva essere più azzeccata per quanto anche fosse scontata: Cocciaretto ha fatto bene negli ultimi tempi, anzi benissimo, in rapporto all’età, alla classifica attuale e al valore intrinseco e potenziale dopo un anno e passa di stop. Al recente Perin croato ha perso, e di un soffio, dalla finalista. Altra scelta da applaudire è la wild card a Lisa Pigato in quali girls: altra ragazza, e giovanissima, quattordicenne, che ha fatto faville in campo non solo nazionale. Tralascio di citare le altre wild card concesse combinando il doveroso principio del buon vicinato con il valore potenziale o prospettico dei giocatori.

Circa le prospettive dei due tornei (ma ci sono anche i doppi) è altrettanto chiaro che nel maschile Frinzi, Forti e Jannaccone sono assai ben piazzati, e Frinzi finalista lo scorso anno potrebbe anche far suo il torneo. In agguato molti giovanissimi tra i quali Furlanetto e soprattutto Musetti. Si rivede anche Ramazzotti. Si ipotizza dunque che possa ripetersi la doppietta del 2016 (Balzerani-Samsonova) giacché nelle girls Tatiana Pieri sarà tds n. 2 e, pur non conoscendo la Jones n. 1, una Tatiana in forma smagliante come in queste ultime settimane non dovrebbe avere problemi ad alzare il trofeo; ma c’è un se: se il tabellone, come sarò subito più preciso, rimane quello che è oggi. Se Tatiana facesse splash vi sono Bilardo e Piccinetti e magari Viviani in aspettativa.

Ora altre considerazioni. I range delle due entry lists nei main draws sono: Boys 51-338, Girls 42-379, non altissimi dunque. Nulla si è saputo degli eventuali sforzi dell’organizzazione di “portare a Firenze”, in una operazione last minute, qualche nome di spicco. Anni fa si tentò con la Ibbou, che prima disse di sì, poi di no, poi ancora di sì prima di rinunciare definitivamente; la finalista dello scorso anno, Craciun, entrò in tabellone da non iscritta. Da aficionado di questo torneo, e suo guardone da tempo immemorabile, mi piacerebbe, come a tutti, vedere in campo il meglio nazionale e internazionale, benché si sappia tutti che i top 30 junior i Grade 2 non li giocano più salvo eccezioni.

In realtà il torneo fiorentino da settimane a questa parte ha subito una vera e propria e spiacevole emorragia di ritiri. Giusto poco fa ho riaperto il sito ITF e ho constatato che la cèca che era sino a ore fa n. 2 del tabellone è sparita. Quali i motivi di questi ritiri in massa? Perché molti e molte hanno migrato verso il Grade 2 di Cap d’Ail sulla Costa Azzurra, contemporaneo a Firenze? Per limitarci a pochi esempi, a metà marzo erano iscritte Rossi, Cappelletti e Delai e ora non ci sono più. Sono a Cap e giocheranno Cap.

Ho cercato di ragionare su questo fatto ed ecco le mie riflessioni. Si va a un torneo in base a questi parametri, o alcuni di questi, mi figuro: a) accessibilità e vicinanza della sede, ed eventuale amenità; b) Grade del torneo e quindi punti; c) ospitalità al giocatore e all’allenatore o meno; d) entry fee.

Facendo un confronto tra i tornei di Firenze e di Cap, appunto contemporanei, si evince che Cap è lievemente (nel maschile) e sensibilmente (nel femminile) più forte di Firenze. A Cap i range sono infatti: Boys 38-309, e Girls 15-235. Cap è vicino a Montecarlo, epperò anche Firenze sotto Pasqua dovrebbe attirare. Le entry fees sono ovunque stabilizzate attorno ai 60-65 dollari, ed entrambi i tornei danno ospitalità, fino alla eliminazione, a giocatore e coach. Quali allora i motivi per cui Cap ha attirato più di Firenze e ha sedotto vari giocatori alla migrazione? Nulla so di un ulteriore parametro: i premi. Lo scorso anno Benvenuti disse o ammise che Firenze non dava premi. O mi sbaglio. Sta qui il vero motivo per il quale Firenze soffre questa concorrenza? Chi ha la risposta scriva.

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