La situazione a Prato

by Franco Marucci

Ma prima partiamo da due righe di bilancio su Salsomaggiore. Si poteva metter mano sui due tornei, era possibile, e il più pronosticato per farlo era, dopo un autoritario percorso netto, Musetti. Complimenti “Muse”, pur avendo lui, a detta di testimoni imparziali, “deluso” fortemente in finale. I moschettieri sono d’ora in avanti quattro e non è escluso che Musetti, che era un po’ come Aramis sino a ieri, cioè appena reclutato, non possa poi divenire Athos o D’Artagnan già da domani. Ha intanto agguantato la terza posizione italiana nel ranking e scavalcato Jannaccone, e ha nel mirino, se il trend è questo, anche Frinzi. Ora è mi pare 156 del ranking. Certo che Musetti deve mettere a fuoco, oltre a quei miglioramenti tecnici che suggerivo da Firenze, la tenuta mentale e atletica: mi sbaglio o, brillante nei primi turni, scade e subisce via via; in semi e finale è spesso spompato e senza idee.

Là a Salso per il resto poco da dire sugli altri boys. Forti e Frinzi hanno vinto il doppio, ma Frinzi ha fatto un torneo incolore e Forti ha perso dal messicano che Musetti ha facilmente battuto: d’accordo, guai a credere troppo alla proprietà transitiva. Temo che se Forti non diventa un giocatore servizio-dipendente, e ne ha le potenzialità: se non infila, dico, un paio di aces di media per game di battuta, puliti o sporchi, sullo scambio giocato è vulnerabile e perde campo. Tra le girls Piccinetti ha fugato i sospetti che fosse in crisi giocando un buon torneo e cedendo solo alla Vismane, che come avevo predetto ha alzato il trofeo, solo impegnata nel corso del torneo dalla Cocciaretto, che ha offerto un’altra buona prova e dato la dimostrazione di un pieno recupero. Ahimè pochi altri i segnali positivi: Cappelletti non ingrana al momento, Maffei in timida ripresa, Biagianti pure avendo battuto Cappelletti. Sul “mistero Sacco” mi sono già espresso.

A Prato sinora il maltempo ha tartassato il torneo, e oggi, primo turno main draw, i match sono stati dislocati un po’ dovunque al coperto. Intanto dalle quali boys ha staccato il biglietto Petreni, che, non più imberbe, del 2000, sembra essere un giocatore interessante. Viceversa ha steccato malamente Bosio a cui di recente non ne va bene una. Furlanetto pure è emerso in main draw, ma non Rottoli, ancora acerbo sebbene il ranking sia notevole per la sua età. Bocciati Mazza e soprattutto, e fa scalpore, Tortora. Non tutto è oro quel che luccica, ovvero non è sempre domenica. Cosa ha detto la prima giornata main draw boys? Beh, intanto Petreni supera uno yankee n. 233 e ben venga. Furlanetto e Marson agevoli. Cobolli out e Quinzi, fratello di, liquidato senza attenuanti da Ramazzotti. Speziali buio fitto.

Nelle quali girls un grosso “mezzo risultato”, nel senso che ha poi perso, è della Paoletti, che è uscita per mano della Traversi, e dico poco, solo 6-4 al terzo dopo aver perso il secondo per 7-6. Mariani fuori anche lei dopo eroica resistenza, da un’altra mancina, la rediviva Isa di Russia. Sacco questa volta non cicca e accede. In main draw oggi, exploit anzitutto di Rosanna Maffei, che estromette la tds n. 4 dopo tre lore di lotta. Poco meno, o forse anche più brava Enola Chiesa, per cui tifavo accesamente un tempo, e ora un po’ sbiadita, e che però, tutto è relativo, manda a casa con una delle sue tipiche maratone, e… sbrana, la Labrana, tds n. 2 ma sudamericana, e cioè di classifica non del tutto attendibile. Ottima prestazione pure di Biagianti, anche lei rediviva, che abbatte la Hu eroina baby di Salso. Anche avanti Peoni, Cocciaretto e Cappelletti.

Per concludere i due tornei pratesi sono deboli e non bisogna credere alle iperboli degli organizzatori. Noi stessi italiani non schieriamo i migliori. Musetti ha rinunciato, e come dargli torto, e anche Forti ha chiesto un permesso. Nelle girls assenti Bilardo e Pieri, che, noblesse oblige, hanno tentato la carta delle pre-quali romane, e come dar loro torto. Come si è saputo, anche Piccinetti, risentimento addominale, ha dato forfait: mi ripeto, e come darle torto. Anche se tutta Prato la invocava a gran voce. Manca pure di quelle di alta classifica la Rossi, mentre Delai ha scelto altre programmazioni, e Pigato non se l’è sentita.

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