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Tanta Italia!

by Franco Marucci

Il vostro cronista si frega le mani: come suo solito le mie più rosee previsioni si sono avverate, e purtroppo anche i miei piccoli timori. Fatto sta che su otto posti a disposizione, quattro+quattro nelle semifinali, la metà sono appannaggio di nostri e nostre: non cinque su otto come qualcuno ha scritto perché la Molinaro non è italiana purtroppo. Si chiama Eleonora, ma da me avvicinata in precedenti occasioni non parla nemmeno la nostra lingua e si esprime come ovvio in inglese.

In ordine di… soprendenza, se esistesse questa parola, porrei al primo posto l’exploit della Cocciaretto. Premetto che non ho visto il match. I casi sono due, o in 15/20 giorni la giocatrice ha fatto un balzo in avanti e ha migliorato il rendimento, o io ho preso un grosso abbaglio dicendo che a Firenze aveva giocato sottotono e doveva mettersi al lavoro: umilmente posso ammettere di essermi sbagliato. Oggi la ancora sedicenne marchigiana ha perso e di misura il primo set contro quella che avevo incautamente indicato come la vincitrice annunciata, la Vismane, e poi ha messo la bellezza di dodici giochi di fila infliggendo due cappotti alla lettone. Ergo la Cocciaretto può far suo il torneo, ma meglio non dirlo a voce alta.

Prima di proseguire vorrei chiedere ai lettori, ponendo loro un quesito matematico, se è meglio secondo loro avere due semifinalisti dei nostri che si incontrano tra loro assicurando quindi un finalista italiano, o se è meglio avere i due semifinalisti in due semifinali distinte: all’atto pratico il risultato è lo stesso, e in entrambi i casi ahimè si può perdere ugualmente il torneo. Fine del quesito.

Nel femminile l’altra semifinalista è la Cappelletti che in silenzio ha estromesso la Sato giapponese dopo avere perso il primo ma vincendo bene gli altri due. Avevo visto giusto temendo che la Molinaro avrebbe sconfitto la Peoni. Purtroppo questa giocatrice lussembrughese, di cui ho detto sopra, è poco appariscente, molto concentrata e taciturna, ma ha anche pochi punti deboli. Scaramanticamente la favorita per la vittoria diventa lei.

Zeppieri e Sinner mi hanno dato ragione vincendo i loro match dopo aspra battaglia. Sinner ha avuto la meglio su Marson – a cui manca, a lui pure, un pizzico di cattiveria – perdendo il primo e vincendo il terzo per 7-6. Tiebreak finito a cinque a dire dell’equilibrio. Da oggi questo giocatore va incluso nelle promesse o quanto meno nel vivaio dei giocatori da seguire. Imperiosa la sua recente escalation. Chi ha notizie su di lui, sinora un oggetto misterioso,  le posti. Dal canto suo Zeppieri ha vinto in un match più liscio, sia pure in tre set, contro Sridhar americano: Zeppieri che essendo nato in dicembre del 2001 è come se fosse un 2002, e poco gli manca come gioco e classifica rispetto a Musetti. Sinner va contro Hsu, che ha vinto alcuni match sul velluto sinora, altri più faticosamente. Zeppieri invece contro Rubio Fierros che anche a Salso ha dimostrato i suoi limiti. Frase fatta: domani e dopodomani si vince non di gioco ma di testa e di tenuta.

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