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Allarme junior

by Franco Marucci

Dunque s­ì, siamo alle due settimane dell’anno che più contano, le più importanti, le più fatidiche, le più attese. E non cominciano bene o comunque cominciano in chiaroscuro. Ma come al solito. Doveroso partire dal Wimbledon senior dove la pattuglia azzurra è già sfoltita dopo poche ore, e sorprende soprattutto la ennesima défaillance della Vinci, benché il morale nazionale sia tenuto alto dalla bella e probante vittoria della Giorgi. La Giorgi appunto è una di quelle stranezze del tennis, e cioè rende quasi se non decisamente meglio sull’erba che non sulla terra o altro, benché abbia mi pare nella terra la sua superficie più adatta e congeniale. Vittorie che non contano più di tanto da parte di chi ha vinto, compresa la Schiavone. Da un lato se la Schiavone vince vuol dire che ha ancora un residuo di competitività; dall’altro significa che Wimbledon premia generosamente le retrovie. La Minella è al massimo giocatrice da 25-60 mila ITF. Cecchinato è stato maciullato da Nishikori, e nessuno poteva chiedergli di batterlo ma semplicemente di perdere più onorevolmente. Anche Fabbiano aveva disco rosso da Querrey.

Il focus di questo post è come immaginerete il Torneo junior Grade 1 di Roehampton in preparazione di Wimbledon. In sé il fatto che i nostri tre rappresentanti siano tutti fuori al secondo turno potrebbe anche non significare gran che: l’erba è l’erba, e non tutti sono adatti e sono erbivori. La solita giornata storta, magari. Però a parte i soli inglesi tutti sono nelle stesse condizioni. E allora si potrebbe rilevare che parecchi ottimi giocatori e anche pronosticati campioni e campionesse annunciate sono già caduti e cadute pure loro a Roehampton. A me pare invece che nei tornei Grade 1 il trend azzurro junior sia da due mesi e passa fallimentare, e letteralmente preoccupante. Quantitativamente e qualitativamente. I dati da considerare sono i seguenti: al maschile nei Grade 1 tutti i nostri devono fare le qualificazioni per basso ranking, e se ci fossero tutti o buona parte dei primi 100 del ranking iscritti non entrerebbero nemmeno in quelle. Al femminile solo una giocatrice entra ma di straforo, per il rotto della cuffia, e per assenze di meglio classificate, nel main draw. Ma ecco pronta la contro-obiezione: abbiamo qualche 99 che, come Bilardo, ha abbandonato lo junior e sta facendosi intanto onore nei 15 mila ITF Pro; è vero, Bilardo ha infilato due finali di seguito, Sassuolo e Tarvisio, anche se le ha perse, e prima o poi un torneo 15 mila  lo vince. Sta dimostrando una continuità e nel torneo e nel singolo match che quest’anno non aveva mai avuto. Complimenti. Ma contro-obiezione alla contro-obiezione: un Torneo junior Grade 1 femminile vale più, assai di più, di un 15 mila ITF, e molte anche 2002 battono avversarie fino al 400 WTA mediamente e anche oltre.

Che è successo di tanto grave a Roehampton? Frinzi e Forti hanno superato le quali, e dunque complimenti, benché siano al limite di categoria oramai. Hanno però facilmente abbassato bandiera con due non irresistibili sulla carta subito al primo turno del torneo principale. Dal canto suo Tatiana Pieri ha confermato il suo sconcertante andamento recente: vince un buon primo turno, anzi domina la quotata avversaria, poi perde con la stessa partita muta e imbelle al turno subito dopo. La Labrana cilena è un’avversaria credibile e dunque bene batterla 6-1 6-0. Stesso punteggio appunto contro la Liu, ma subito, voce del verbo subire. Perderci non è disonorevole, intendiamoci, dacché la Liu ha fatto la finale a Parigi ed è n. 3 del ranking. Come direbbe Dante il modo ancor m’offende. La Liu ha peraltro vinto contro la Burrage il turno prima lottando almeno al primo set vinto al tiebreak: non era insomma del tutto ingiocabile. Non sono intimo dell’entourage Pieri e mi sono ignote le ragioni del calo di rendimento (eufemismo!) di Tatiana: la mia idea è che Tatiana senta il fiato delle più giovani, delle quali alcune, anzi varie, fanno oramai paura. Entra in campo attanagliata, bloccata. O mi sbaglio.

Guardando il contorno, il femminile junior esprime solo di buono al momento la Cocciaretto, e incrociamo le dita e teniamocela stretta. Soprattutto…incerottata, perché possa d’ora in avanti dare il tutto per tutto. Dietro Cappelletti ha vinto Grade 2, ma sono Grade 2, e oltre, e Rossi ha fatto qualche buon risultato ma cade facile oltre il 100 del ranking. Non dico di altre che stanno deludendo in questa stagione.

L’ho detto e ridetto che due nostri quattordicenni, maschio e femmina, sono promettentissimi, sennonché è troppo presto per esultare. Sarò sfiduciato stasera, ma ne abbiamo avute noi italiani di promesse sfiorite!

Ultima nota: il quindicenne forte naturalmente ce lo abbiamo, Musetti: ma come mai da un buon mese non gioca più, lui che voleva fare Wimbledon junior? Infortunato? Chi ne sa qualcosa intervenga.

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2 comments

Paolo Angella 4 Luglio 2017 - 8:29

Lorenzo Musetti ha giocato (e vinto) la scorsa settimana un torneo Open a Marina di Carrara, praticamente sotto casa, il torneo che seguiva ogni anno fin da bimbo e con tutti gli amici e parenti a vederlo. Secondo me ha fatto bene a farlo anche se ormai è chiaro che sarà l’ultimo open perchè il livello che ha raggiunto è ben diverso. Nelle settimane scorse mi pare abbia fatto qualche giorno di stage in una importante accademia in Europa.
Claire Liu troppo forte per la Pieri, sfortunata nei sorteggi ultimamente, anche se è chiaro che se non sei testa di serie quello ti capita.
Se la Cocciaretto (o la federazione) ci credevano sarebbe entrata nella quali di Wimbledon, forse non pensavano a così tanti ritiri. Peccato, come giustamente scrivi, è l’italiana junior più in forma e magari poteva fare bene.

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Franco Marucci 4 Luglio 2017 - 8:38

Grazie molte, in effetti anche un precedente commento mi ha fatto notare che Musetti sta giocando e anche credo cedendo alla tentazione di incamerare un po’ di liquido in modo poco dispendioso e un po’ facile. Nulla di male: avevo solo letto tempo fa che ci teneva a fare Wimbledon. Nel giovanile la legge spietata è che se molli per un po’ vari che ti stanno dietro ti sorpassano. Sui sorteggi scalognati della Pieri si potrebbe scrivere un libro: certo è che prende delle batoste da giocatrici che faticano o fanno partita tirata con altre che Pieri batte (o ha battuto). Tipo In-Albon. Rimane il fatto che qualcosa si è inceppato nel suo meccanismo dopo Firenze Grade 2. Unico match decente in due mesi vs Oswigwe al Bonfiglio. Cocciaretto non deve demordere e la vedo n. 1 del ranking azzurro tra breve: facile profezia! Potrà fare Wimbledon con ottime prospettive l’anno prossimo.

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