Giornata da tregenda oggi a Firenze come in tutta Italia. Sin da stamattina la pioggia non ha dato tregua, e non me la sono sentita di avventurarmi verso il circolo e l’ignoto. Disposto ad aspettare che spiovesse mi sono seduto in poltrona vicino al caminetto, ci ho messo un po’ di legna rimasta prima che finisse in cantina e ho acceso, e al tepore veramente gradevole delle prime fiammate ho caricato la pipa, mi sono messo una copertina beige a riquadri sulle ginocchia, e ho aperto e cominciato a sfogliare un romanzo poliziesco per ingannare l’attesa. Ma la pioggia non è mai cessata.
Sapevo d’altra parte quello che sarebbe successo. E cioè che gli incontri, del resto pochi, in programma oggi, sarebbero stati dapprima rinviati, poi spostati su altri campi coperti. Magari era già pronta la service car per trasportare i giocatori e le giocatrici. Chi avesse voluto seguirli avrebbe dovuto sottoporsi a disagevoli trasferimenti, perdendo gli altri incontri che, se fossero stati disputati al circolo, avrebbero potuto essere almeno sbirciati. Per me è imprescindibile in un torneo la cosiddetta unità di luogo. È cioè fondamentale vedere tre giochi da una parte, mezzo set di un altro incontro, poi fare un salto in un campo più lontano per controllare come si mettono le cose; e via di nuovo con lo stesso giro. Dai quarti in avanti un match si guarda invece tutto.
Questa giornata balorda non deve preoccupare. Non scompagina affatto il torneo; magari ci si preoccupa un po’ vedendo che a parte domani e sabato è data pioggia come oggi negli altri giorni. E se piovesse dunque all’altezza dei quarti e delle semi e della finale sarebbe un guaio serio.
Niente paura perché in teoria questo torneo fiorentino dura anche troppo rispetto alla dimensione dei tabelloni e al numero dei campi a disposizione. Certo, misure di sicurezza, prudenziali. Il femminile a 32, facendo giocare ogni round in giorni consecutivi, potrebbe durare cinque giorni, e cominciare quindi il giovedì anzichè, come oggi, il martedì. Il maschile, tabellone a 48, un giorno di più, cioè potrebbe cominciare domani. Ciò significa che per esempio i big del maschile, tipo Donati e Baldi, pioggia o senza pioggia, avrebbero potuto anche entrare in scena giovedì. Idem per le big.
Da un comunicato stampa si apprende che tutti gli incontri del femminile sono stati rinviati a domani (anzi c’è già online l’orario), cioè nessuno è stato disputato; e che sono stati dislocati a casa del diavolo incontri del maschile di cui si saprà il risultato a notte fonda.
In questa pausa e in questo momento di ozio non ci rimane che tentare delle classiche proiezioni. Al femminile peccando di ottimismo potremmo avere questi accoppiamenti ai quarti dall’alto al basso: Matteucci-Simonelli; Chiesa-Brescia (Fett e Ducu permettendo); Lombardo-Gariglio; Ferro-Pairone (Paolini permettendo, e riproducendo la sfida dell’anno scorso).
Al maschile, con ancora più ottimismo, dall’alto in basso ai quarti potremmo avere questa ottima griglia: Baldi-Stefanini; Cutuli-Capecchi; Donati-Pellegrino (quest’ultimo astro nascente con Moroni coetaneo, un po’ più chiuso qui); Massara-Geens. Magari fosse così. Sapremo domani se alcuni di questi…baldi giovani hanno superato il primo test. A proposito di Baldi, domani è programmato il suo primo incontro.
A risentirci.
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