Sembra ieri che si sono spenti i fari sul City of Florence, ma anche nel giovanile, nel suo piccolo, non c’è tregua, e dopo questa settimana inizia dalla prossima una serie di tornei che ci guideranno sino a Parigi, praticamente senza soluzione di continuità. Tornei che seguono a raffica come sparati da una mitragliatrice. In realtà questa settimana c’era poca roba, ma dalla prossima appunto sono in calendario i due rivieraschi in successione. La partecipazione sarà già assai qualificata perché il momento in cui i giocatori devono essere all’apice della forma si avvicina.
L’unico torneo accessibile era questa settimana il solito africano di grado basso: per l’esattezza il Tunisia Junior Grade 4 che disputa a Hammamet, credo nei campi annessi all’hotel Aldiana che vedete in foto. Chi perlustra questa località su Internet si precipiterà già domani ad acquistare un biglietto aereo e ad andare su Booking per una prenotazione. Località incantevole, mare azzurro e pulito, piscine e palmizi, e hotel che ha tutto quello che si può desiderare da una località marina. Come dice quella pubblicità TV: totale relax. Ma scendiamo coi piedi per terra. Là avevamo un piccola truppa di nostri e nostre e di questo voglio parlare. Due si sono distinti e uno non fa notizia mentre una giocatrice sinora poco nota ha fatto un buon torneo, anzi ottimo, uscendo solo oggi in semifinale: il torneo è Grade 4, ma la giocatrice è del 2003. Si chiama Alessandra Simone ed è, mi sono documentato, originaria di quella terra pugliese che tanto ha dato al nostro tennis recente: Pennetta, Vinci, Zerulo, Fabbiano…molti altri e altre. Simone ha vinto tre turni di quali, i due ultimi facile facile, il primo al terzo contro una russa che è sempre una garanzia, e cioè non è mai facile batterle. In main draw ha vinto tre partite in maniera autorevole prima di cadere per mano di una serba in semifinale, nettamente. La Simone ha battuto appunto sia la tds 5 che soprattutto la 2 nel percorso, ma perdendo con la 6. Le classifiche sono e saranno gonfiate, ma queste giocatrici battute dalla Simone oscillano intorno al ranking 400. Simone che farà un bel balzo in avanti da lunedì. Le proprietà transitive non contano, d’accordo, ma la 2 battuta dalla Simone, e con un doppio 6-0, è in classifica intorno al 250!!! Dunque non c’è solo Pigato del 2003 che emerge e ormai è dentro le 200, ma altre scalpitano dietro. Credo prima o poi vedremo all’opera in qualche torneo la Zucchini, anch’essa in ascesa, mentre rimango curioso di Asia Serafini, che se ne sta defilata da qualche tempo a questa parte. Tutte e due del 2003 come la Simone. In questo stesso torneo la Girelli ha perso al primo turno dalla stessa Sokovic che ha battuto la Simone con lo stesso numero di giochi vinti, pressappoco. Alessi pure fuori al primo turno. Sokovic che domani affronta in finale quella Zund che, non faccio per dire, avevo visto e detto far bene a Firenze.
Luca Nardi ha trasvolato là a Hammamet dopo aver perso venerdì da Musetti a Firenze e domani è in finale. Era il solo azzurro in gara tra quali e main draw. Ormai Nardi ha fama di uno che non perde quasi mai. Volevo titolare “l’uomo che non deve chiedere mai”, ricordando la pubblicità Denim. Un rullo compressore. Nardi sta compiendo saggiamente una marcia di avvicinamento che tra poco gli consentirà l’arrivo nei 200 del suo ranking. Inutile tentare le quali ai Grade 2 o anche 1, percorsi impervi e dispendiosi che non ti assicurano nulla. Fra poco arriverà per lui la classifica per entrare direttamente nei Grade 3, e chissà anche oltre. Anche in questo torneo hammametiano Nardi non ha avuto per ora rivali a parte che nel secondo turno, dove ha perso il primo set ma ha vinto poi il secondo: a quel punto l’avversario si è ritirato, ma era già… in ritirata. Oggi Nardi ha sconfitto con facilità irrisoria l’ivoregno diciottenne Coulibaly. Facile scherzare col suo nome ed evocare il forte difensore del Napoli: sono tutti e due robusti e neri neri, ma a Coulibaly manca una…cappa. Domani Nardi in finale avrà un avversario credo equivalente: tunisino però, e diciottenne, e attestato sul 260. Questa classifica Nardi ormai la vale ampiamente come ha dimostrato a Firenze. Vedremo.