Il primo vincitore del torneo di Prato 2018 è il sito Tennis Underworld, i cui post giornalieri dal campo hanno ricevuto centinaia e centinaia di visite, benché, per obiettività, non sia stato battuto il record di visite giornaliere che risale a circa un anno fa, Torneo di Firenze, e post – e chissà perché – sulla vittoria di Aurora Zantedeschi su Mariani al primo turno. Siamo soddisfatti noi di TUW di questo andamento, perché operiamo da non professionisti, per pura passione, con sacrifici, e rubando tempo al nostro lavoro e facendo anche qualche acrobazia per presenziare agli incontri e riferirne dal vivo. Vorrete scusare questo rigurgito di orgoglio!
Il torneo ha dunque laureato Daniella Dimitrova e Giuseppe La Vela (foto del TC Prato). Esito a sorpresa nel primo caso perché Sacco pareva avviata a un percorso netto avendo sempre battuto tutte le avversarie con superiorità irrisoria e schiacciante, e invece la bulgara ha sudato le sette camicie con Biagianti, che poteva in semifinale tranquillamente eliminarla, e anche la baby Serafini l’aveva impegnata e impensierita nel primo set nel turno precedente. Non sembrava avere una netta superiorità. Non ho visto l’incontro, ed ecco perché davo largamente favorita la Sacco in cuor mio. Ma niente di male, tutti avrebbero messo la firma per un torneo vinto e una finale raggiunta in due tornei consecutivi. Scrive Vezio Trifoni, addetto stampa di Prato: “Nel primo set la giocatrice dell’est si era portata avanti 3-1; poi la Sacco è salita portandosi sul 5-3, ma a questo punto non riusciva a chiudere e la Dimitrova rimontava sino a 5-5, riusciva a strappare il servizio all’italiana e a chiudere il primo set per 7-5. Nel secondo set subito intervento del fisioterapista per la Sacco per un problema alla spalla; qui la Dimitrova scappava e il match si concludeva 6-2 per la giocatrice nata nel Kentucky ma di nazionalità bulgara”. Ancora più felicemente sorprendente è l’esito della finale maschile, su cui ecco ancora Trifoni: “L’azzurro ha dominato il match fin dall’inizio. Sul 2-2 arriva il break e La Vela riesce a sfruttare il momento positivo e vince 6-2 il primo set. Parte bene anche nel secondo e va 3-0, poi un temporale sposta il match al chiuso, con Von der Schulenburg che riesce a risalire fino a 5-3. Ma il palermitano con il suo rovescio a una mano in top si apre il campo e chiude con un bel diritto la sfida”. Von der Schulenburg era in odore di vittoria già da parecchi tornei, e avendola sfiorata in alcune occasioni era oggi decisamente favorito.
Circa un bilancio Boys di Prato bisogna rifarsi dalle qualificazioni, da dove è emerso in main draw Malgaroli, da cui ci si aspettava – o meglio almeno io mi aspettavo – ben di più, essendo lui uscito al primo turno dal pur bravo Ruggeri, Malgaroli che nel frattempo è purtroppo anche fuori dal Santa Croce che inizia domani (ha già perso in quali). Non ho visto agire in quali il 2002 Luciano Darderi, che avendo indagato, scopro è mezzo o tutto argentino e protagonista di buoni risultati in questi recenti tornei italiani. I siti argentini lo portano ai sette cieli. Chi ne sa di più ci dica. Non è italiano, ma svizzero, Kym, che segnalo perché è del 2003, ha superato le quali e perso, niente male, 6-4 6-2 da un veterano come Speziali. Non essendoci stati Musetti e Nardi, e già detto l’altro giorno della mezza delusione di Moroni, rimane in main draw la bella prestazione di Marino. Per il resto nulla di veramente degno di nota a parte questo colpo di coda di La Vela. C’era qualche defezione, come di Tortora e Zeppieri, e forse se ci fossero stati il torneo avrebbe avuto un finale diverso, o forse no: né l’uno né l’altro sono in forma particolarmente smagliante. Guardando oltre i confini nazionali, ottima prestazione di squadra degli svizzeri, e poca cosa invece i sudamericani e gli argentini, che comunque non avevano in gara i loro migliori.
La Vela merita il massimo dei voti avendo giustiziato il valido Holis ceco e messo a tacere Moroni con punteggi perentori che non ammettono ombre e dubbi, e come ovvio per il trionfo nel torneo. Ha giocato il torneo della vita, visto che la sua carriera junior è ormai agli sgoccioli e ha solo due mesi per ripetersi ad alti livelli, benché difficilmente potrà accedere ai Grand Slams e Grade 1 direttamente. Passaro anche lui bravissimo. Andaloro ha fatto il suo e aver perso 6-4 al terzo dal Von der Schulenburg finalista non è affatto disonorevole. Buon pro.
Girls. Dalle quali nota di merito per la coriacea Cherubini e per Zucchini soprattutto. Zucchini è in costante ascesa e ha margini di miglioramento notevolissimi come ha dimostrato giocando partita praticamente pari con Pigato. Di Pigato ho parlato già abbastanza, e dunque le due giocatrici che hanno fatto bene e benissimo sono Biagianti e Paoletti. Biagianti, dopo un lungo periodo grigio, è tornata finalmente a mettersi in luce, e il suo primo exploit è di aver eliminato la pericolosa Krznaric, e il suo secondo di aver portato al terzo, poi perso solo 6-4, la Dimitrova come detto. Paoletti ha avuto la fortuna di imbattersi in una guatemalteca di valore non eccelso, anzi bassino, al primo turno, e di far fuori poi la non facile Dessolis; poi ha ceduto di schianto, anche per limiti fisici dato il suo fisico minuto, con la Biagianti stessa. Vale per lei il discorso fatto per la Zucchini: deve molto presto, subito, mettere a fuoco il concetto generale del suo gioco, perché ha intelligenza e calma ma gioca ancora troppo da under 14 e da pura rimettitrice, più sugli errori dell’avversaria che sui vincenti propri messi a segno. Vanno ricapitolati tutti i colpi e immesse nel gioco un bel po’ di rotazioni. Oltre a Mariani il torneo ha dimostrato un buon gruppo di 2003 italiane, come dicevo in costruzione, che include, oltre alle dette, Serafini e Alvisi, e anche Ruggeri in quali. E parecchie altre ce ne sono che erano qui assenti. L’importante è non disperdere le forze. In realtà, piccolo appunto, il torneo poteva lanciare nella mischia, con wild cards, alcune 2004 e anche 2005, che in Italia se Dio vuole ci sono, come ha dimostrato di recente il torneo di Firenze.
Intanto a Santa Croce i tabelloni quali Boys e Girls sono scandalosamente e inspiegabilmente zeppi di byes e di elementi che hanno classifiche alte o nessuna addirittura. Che succede? Questo renderà impossibile il cammino dei qualificati in main draw. In compenso tornano in campo Musetti, Tortora e Zeppieri e con wild card forse Nardi; e, nelle Girls, Rossi, più molte delle reduci da Prato, tra cui Sacco e Pigato. Ne riparleremo.