Non è purtroppo colpa mia se la matematica non è un’opinione. Oggi al Day 1 del Bonfiglio il bilancio azzurro è magro, di sette Girls in campo e sei perdenti e una vincitrice (Cocciaretto che non ha nemmeno sudato); un po’ meglio, ma davvero di poco, nei Boys dove passano il turno tre su sei (o su cinque, vedi sotto). La realtà è che siamo un po’ scaduti nelle Girls da Salso e Prato ad oggi, e non abbiamo già più quel piccolo, piccolo smalto di due-tre settimane fa (un torneo vinto e una finale); e ci sono alcune 2002 e 2001 che vanno e c’è sì come ho rilevato spesso un buon vivaio di 2003-4-5, ma tutte sono ancora in fase di semina e non si sa se ci sarà raccolto; e nel frattempo soprattutto le –eva, le –ova e le –ina (e non solo quelle) sono giocatrici già formate ed esperte a 15 anni. Credo si possa dire che nel maschile stiamo lievemente meglio, perché senza avere il top 10 abbiamo parecchi giocatori potenziali da top 50 e 100. La situazione è francamente questa, il movimento tennistico nazionale è in fase delicata anche nei e nelle Pro. E invece mi si chiede spesso e ripetutamente, dall’entourage dei giocatori, di indorare la pillola, di tener conto di giustificazioni, di retroscena, di imprevisti e quant’altro…
Obiettivamente il Bonfiglio, pur annoverando quest’anno alcune assenze di grido (e manco male!), è di quei tornei in ripida salita di cui parlavo giorni fa, e si può cadere già alle prime rampe, o anche rompersi l’osso del collo. È successo. Un buon 80% dei nostri e delle nostre aveva match largamente contro pronostico.
Vedendo la giornata in riassunto gli organizzatori hanno schierato oggi dalle nove alle griglie di partenza la metà o quasi del tabellone femminile. Domani avremo altre due italiane come Rossi e Chiesa. Intanto alcune sorprese fuori dai confini, come non è raro che sia: Himari Sato dopo la ricca stagione emilio-toscana subito fuori dalla rinata matrioska Makatsaria, dal gioco elegantissimo e polito ma che non fa male: 62 62 e la nipponica subito a casa. Mesi fa mi incuriosiva Custic spagnola, e costei ha puntualmente fatto il botto estromettendo la rinomata USA Noel. Sicura la Tauson, che comincia a far paura, contro l’innocua Nahimana, ed evanescente la Radisic, che non so come abbia raggiunto quella classifica a fronte di un giochino veramente troppo debole e di mezzi ultramodesti. Venendo alle nostre, sconfitta decorosissima della Biagianti, che ha dato del filo da torcere nel primo set alla quotata Rakhimova, e soprattutto occasionissima persa dalla Pigato.
Opposta alla campionessa annunciata, la coetanea Timofeeva, Pigato ha condotto 63 53 e sembrava in control of the match, e credo sia stata a due punti dall’aggiudicarselo. Raggiunta a 5 pari e superata a 65 ha avuto palle del sei pari, sfumate le quali nel terzo, pur portando quasi sempre l’avversaria ai vantaggi, ha ceduto per 62. Da mangiarsi un pollo vivo. Ha poi francamente deluso Sacco, ma ci informeranno cosa ha fatto sì che sia stata strapazzata dalla Sun, forte ma nemmeno troppo in forma di recente, perdendo 61 62: punteggio non da Sacco, quasi con chiunque.
Isa Zade è agli sgoccioli della sua carriera junior, forse questo è uno degli ultimi tornei che disputa. Peccato: ha un gran braccio mancino, ottimo gioco di volo, ma poco carattere, poca determinazione e poca cattiveria nei momenti topici. Anche per lei match in salita contro la Prisacariu, avversaria comunque non impossibile. Promettente, come dicevo da Prato, la Stagno 2003, in gara con una wild card. In fondo non ha perso di goleada contro una Apisah testa di serie n. 16: punteggio 61 63, dunque ci lavorerei. Zantedeschi pure lei a fine carriera junior, resiste un set poi crolla. Domani come previsto il punto sul torneo delle non italiane da parte di Tommy Hemp.
Nel maschile, caduta rovinosa eccellente di Svrcina: andavo dicendo che il ceco mi pareva sopravvalutato e mi fa piacere di averci preso (cioè, mi dispiace, non tifo contro nessuno naturalmente). Lo ha demolito 62 63 il vecchio amico Erel, il turco che ha scimitarrato Musetti a Santa Croce, tanto per dire. Il nostro onore lo hanno tenuto alto Nardi, che ha controllato il polacco Michalski che lo sopravanza di 200 posti, e che si è ritirato sul 65 primo set; Sinner, toh chi si rivede, che ha mandato a casa un acerbo tedesco con un 61 60, e Musetti dopo una bella paura dato che il giapponese era andato in vantaggio di un set, e meno male che la interruzione per pioggia ha dato la sveglia a Musetti. Splash clamoroso di Tortora che cede a un asiatico niente di meno che per 61 60: anche questo un non-match inspiegabile. Fuori il giovanissimo Peruffo lottando però un set: ma potrei dare una notizia sbagliata perché il suo nome compare nel live score ma non nell’order of play e nel tabellone, dove l’avversario di Ho vincente è un altro! Piccolo mistero. Ma la rivelazione è un tale Lucini, comasco, che ha rischiato di battere, lui di ranking 2000, un russo n. 50: consultare l’ITF per credere. E ci perde solo 76 al terzo! Peccato: Lucini, chiunque sia e da dove sia sbucato, ha ormai già 18 anni. Domani sono sicuro che i nostri boys, che sono ancora numerosi nel plotone, e anche le due Girls, muoveranno alla riscossa.