
Musetti e Acosta – Foto ufficiale del sito del torneo
Proprio quando qualcuno iniziava a porre mille dubbi sulla carriera di Lorenzo Musetti dopo la sconfitta ai quarti di finale a Santa Croce contro Erel e, soprattutto, dopo la sconfitta al secondo turno del Bonfiglio contro Andreev e al primo turno del Roland Garros contro Park, ecco che è arrivata la risposta migliore possibile da parte del nostro giocatore con la prima vittoria in carriera in un grado 1, il grado più quotato dopo le prove dello Slam, l’Orange Bowl e il Bonfiglio che sono GA.
Musetti ha vinto ieri l’Allianz Kundler German Juniors di Berlino, torneo di grado 1 con partecipazione non eccelsa per la categoria, ma comunque con un percorso molto positivo per Musetti che ha avuto qualche problema solo nei quarti di finale, ma, per il resto, ha sempre vinto in modo molto convincente, senza lasciare altri set e solamente pochi games in tutto il torneo.
Fra l’altro, Musetti non aveva avuto nemmeno fortuna nel sorteggio e per vincere ha dovuto battere la testa di serie numero 1 in finale, la numero 2 in semifinale e la numero 4 ai quarti di finale, quindi non ha sfruttato alcun “buco” nel tabellone, ma si è conquistato la vittoria in modo da non lasciare dubbi o incertezze sul suo stato di forma alla vigilia della breve stagione sull’erba che lo porterà la prossima settimana a Roehampton e poi a Wimbledon.
Riviviamo quindi il percorso vincente di Musetti a Berlino. Nei primi due turni ordinaria amministrazione con le vittorie sulla wild card tedesca Torski per 6-2 6-1 e sul ecuadoregno March per 6-3 6-0, poi terzo turno abbastanza agevole anche con il brasiliano Gimenez, testa di serie numero 11 con il punteggio di 7-5 6-4. Nei quarti di finale, Musetti si è trovato di fronte il ceco Styler, classe 2000, testa di serie numero 4, numero 33 del ranking (ma è stato anche 13), che lo sopravanzava di 6 posti nella classifica e quella è stata l’unica partita in cui Lorenzo ha rischiato qualcosa e ha lasciato il primi set al tie break per poi riprendersi e vincere nettamente il secondo set per 6-1 e poi riuscire a tenere i nervi saldi e portare a casa la partita al tie break finale del terzo set, chiuso per 7 punti a 3.
La semifinale ha vinto di fronte il nostro contro il rumeno Jianu, classe 2001, testa di serie numero 2 del torneo, numero 16 del ranking mondiale e, qua, dopo tanti sorteggi sfortunati, è arrivata un pizzico di fortuna con il ritiro dell’avversario sul punteggio comunque nettamente a favore di Musetti 6-1 3-1. In finale il capolavoro di Lorenzo che trovandosi di fronte l’argentino Facundo Diaz Acosta, primo favorito del torneo, numero 14 al mondo, già vincitore di un G1 in questo 2018, recente semifinalista al Bonfiglio e comunque in un buono stato di forma testimoniato dalla vittoria in doppio ottenuta sabato in coppia proprio Gimenez, battuto da Musetti al terzo turno, non ha lasciato scampo all’avversario battuto per 6-4 6-2, senza mai dare l’impressione di lasciare qualche chance all’avversario.
Per Musetti 280 punti pesantissimi che lo dovrebbero proiettare in top ten e soprattutto ad avere la testa di serie nel prossimo Wimbledon, importantissima per evitare scontri importanti nei primi turni e soprattutto una grande iniezione di fiducia per i prossimi appuntamenti importanti.
Lorenzo Musetti e Luca Nardi (che ha appena fatto i quarti di finale nel future da 15000 dollari di Sassuolo) continuano a rappresentare una garanzia per il futuro del tennis maschile italiano e qualche prova deludente (che potrà sempre esserci) non cambia certo la situazione.
Per chiudere il pezzo, segnalo volentieri anche la bella finale di Martina Biagianti in doppio nello stesso G1 tedesco. Martina, nata nel 2001, è una ragazza molto seria, si allena con costanza pur continuando a studiare con ottimi risultati, gira il mondo a fare tornei, sempre comportandosi molto bene fuori e dentro il campo. Ha giocato il doppio con la bulgara Dimitrova, una testa di capelli immensa che esprime simpatia da ogni ciuffo. Sono arrivate fino in finale dove hanno perso dalla coppia Bilokin-Pachkaleva.
Infine nel singolare femminile la vittoria è andata alla rumena Selma Stefania Cadar, da due anni impelagata in tornei G2 e G3, che evidentemente ha trovato la settimana giusta per vincere il suo primo G1, ma soprattutto segnalo la finale della russa Oksana Selekhmeteva, ragazza del 2003, dal cognome difficilissimo da imparare, ma che dovremo abituarci a farlo, perché di lei sicuramente ne sentiremo parlare ancora.